Scuola a Roma: valzer dei funzionari e preoccupazioni

“È preoccupante la situazione e l’organizzazione del lavoro del settore educativo e scolastico” della Città eterna. Questo lo sfogo di Mirko Anconitani, segretario Uil-Fpl Roma Capitale. Che aggiunge: “Non possiamo non raccogliere il sempre più incalzante dissenso proveniente dai funzionari educativi e dalle ex posizioni organizzative che, fino al 22 dicembre, saranno impegnati a coordinare e garantire il funzionamento dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali. Oltre 120 funzionari che, dall’8 gennaio 2024, saranno tolti dai servizi sul territorio, sostituiti dai coordinatori pedagogici (come previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro e dalla legge regionale) senza possibilità di un riallineamento in virtù della grande esperienza maturata e dell’identico lavoro svolto fino ad oggi e per di più – chiarisce – senza che l’Amministrazione abbia oggi definito cosa sarà di loro”.

Un’incertezza, che – secondo Anconitani – “oltre a impattare a livello professionale investe anche aspetti pratici”. Ossia: “Resteranno nello stesso Municipio dove da anni prestano servizio? Saranno trasferiti, in molti casi, a pochi anni dalla pensione? Sarà riconosciuta la loro esperienza professionale con un dignitoso incarico all’interno degli uffici di coordinamento e funzionamento dei servizi educativi e scolastici dei Municipi, magari prevedendo una formazione ad hoc per tutti quegli aspetti del nuovo lavoro così diversi da quanto fatto sino a oggi?”.

Insomma, non mancano le preoccupazioni “circa la ripresa delle attività a gennaio”. Preoccupazioni che “investono anche educatrici e insegnanti, affaticate e stanche da un primo trimestre molto duro e ora disorientate dal cambio dei funzionari di riferimento che, inevitabilmente, comporterà una diversa impronta ai servizi che, nel bene o nel male, impatterà su famiglie e lavoratori”. In conclusione, Anconitani ritiene che “l’Amministrazione debba in tempi rapidi dare risposte nette, rispettose di tutti i lavoratori e creare una nuova organizzazione del lavoro all’interno del settore che unisca le diverse figure professionali, creando – termina – un circolo virtuoso e una filiera di buon funzionamento e coordinamento dei territori”. Fino alla promessa: “Garantiamo che vigileremo. Se servirà, ci batteremo per non lasciare indietro nessuno, certi che solo da un sincretismo e una commistione di professionalità e figure eterogenee tra loro, si possa rilanciare il servizio 0-6, sul territorio capitolino, arricchendolo a vantaggio delle lavoratrici e soprattutto delle famiglie e dei bambini”.

Aggiornato il 18 dicembre 2023 alle ore 16:04