Lo stop al cibo sintetico secondo Meloni

“Noi siamo la prima nazione al mondo ad averlo fatto e siamo orgogliosi di poter essere un modello da seguire anche su questo”. Queste le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio all’Assemblea invernale di Confagricoltura, parlando dello “stop al cibo sintetico”. E sulle scelte dell’Esecutivo in materia, Meloni ha sottolineato: “Il fondo per la sovranità alimentare, l’investimento sull’innovazione, al sostegno alla nuova imprenditoria agricola, il fondo per le emergenze istituito con l’ultima manovra per coprire più velocemente i danni subiti in caso di eventi climatici estremi o le importantissime risorse che siamo riusciti a liberare attraverso la revisione del Pnrr che proprio di agricoltura si occupa prioritariamente”.

Non solo: “E quest’ultimo è un risultato del quale andiamo estremamente fieri, perché ci ha permesso di mettere a disposizione dell’agroalimentare oltre due miliardi per i contratti di filiera e 850 milioni di euro per Agrisolare. Misure per fare in modo che le nostre imprese agricole italiane siano sempre più forti, più competitive, più sostenibili”.

Ancora la premier: “Questo Governo ha scelto di mettere il settore agroalimentare al centro della sua azione e di restituire l’attenzione che merita a tutte le sue componenti, senza tralasciarne alcuna, dalle comunità locali alle economie dei territori, fino al contributo della ricerca per la salvaguardia degli ecosistemi. Questo è il filo rosso che unisce il nostro lavoro e le nostre scelte. Fin dal nostro insediamento abbiamo lavorato per valorizzare le nostre filiere, per stimolare la produzione nazionale, per difendere il nostro modello agroalimentare, la nostra biodiversità, i cibi di qualità dall’omologazione e dall’impoverimento”.

In altre parole, ha concluso, “abbiamo lavorato per dare declinazione concreta a quel concetto di sovranità alimentare diffuso in tutto il mondo che coincide con il diritto di un popolo di scegliere il proprio modello produttivo e il proprio sistema di alimentazione. Perché più è forte il legame tra territorio, popolo, lavoro e cibo e più è forte la capacità di quel popolo di produrre cibo naturale e di qualità, di far crescere le proprie filiere, di renderle sempre più moderne e sostenibili, riducendo anche gli effetti negativi, come ad esempio l’eccessivo consumo di acqua”.

Aggiornato il 13 dicembre 2023 alle ore 08:52