L’ipocrisia e il pragmatismo in politica

“L’Europa è occupata da abusivi, il centrodestra unito la libererà”.

Matteo Salvini, nel suo intervento alla convention di Firenze, auspica una vittoria del centrodestra unito in Europa per liberarla da una nomenklatura e da una burocrazia asfissiante, che ha di fatto distrutto un’idea di Europa come soggetto politico veramente unito che avrebbe dovuto migliorare le condizioni di vita dei propri cittadini. In maniera dispregiativa, i mass media asserviti alla sinistra l’hanno definita come una riunione di “populisti”.

Eppure, la nostra Costituzione, tanto amata dai cosiddetti progressisti, stabilisce che “la sovranità appartiene al popolo”. Per i “sinceri democratici” il Governo deve essere affidato a “illuminati” che devono regolare la vita dei sudditi dalla culla alla morte. La riunione di Firenze dei partiti, che si richiamano ai valori della destra, ha aperto la campagna elettorale per le elezioni europee. La tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento dell’Unione europea, che si terrà nella prima metà di giugno del 2024, è un momento dirimente per la stessa sopravvivenza di una organizzazione bizantina, ormai lontana dalle aspettative dei cittadini comunitari. Si spera che il prossimo Parlamento possa diventare una legislatura di riforme, diventate indispensabili per evitare il dissolvimento della “Unione europea”.

L’architettura istituzionale che si è costruita l’Europa negli anni non può più rispondere alle esigenze di un sistema economico-politico mondiale che ha sostanzialmente marginalizzato un gigante economico diventato un nano politico, succube delle decisioni prese dalle altre potenze mondiali. Perché l’Ue possa farsi Stato dovrà prevedere meccanismi democratici propri di una vera democrazia dell’alternanza, con una maggioranza e una opposizione. Il sistema elettorale previsto per le elezioni europee è il proporzionale con sbarramento al 4 per cento. La competizione elettorale tra i vari partiti è assolutamente naturale, in quanto il sistema elettorale proporzionale non prevede alleanze. Quindi ogni partito cercherà di ottenere il massimo dei consensi dalla sua potenziale base elettorale.

Il bacino elettorale del centrodestra è trasversale. Molti degli attuali elettori di Fratelli d’Italia votavano per Forza Italia e hanno votato per la Lega alle precedenti elezioni europee. Se si analizzano i flussi elettorali dei partiti della coalizione di centrodestra, dal 1993 a oggi, i voti del centrodestra sono sempre stati maggioritari nel Paese, alternando le preferenze tra Forza Italia prima, Lega dopo e attualmente Fratelli d’Italia. La competizione tra gli alleati di Governo in Italia è quindi assolutamente fisiologica, forse ancora più accentuata rispetto alle opposizioni che sono divise su tutto. La conta dei risultati, dopo le Europee, assumerà particolare importanza per le minoranze, nelle varie declinazioni di sinistra e di estrema sinistra, per stabilire chi conquisterà la leadership per le future elezioni politiche. Non ricordo chi disse che “i politici dicono sempre la verità ma quello che affermano vale solo per quel determinato momento”. La perentoria e reiterata affermazione dei “centristi” della coalizione di Governo di centrodestra, che “mai si alleeranno con le forze di destra per il governo dell’Europa”, lascia il tempo che trova.

Qualora, e non è improbabile, i voti dei partiti della destra più conservatrice in Europa fossero determinanti per raggiungere la maggioranza nel rinnovato Parlamento europeo, Forza Italia preferirà allearsi con i Socialisti piuttosto che mutuare la formula vincente della coalizione di centrodestra che ha reso possibile, più volte, la vittoria alle politiche? Un paradigma letteralmente inventato dal fondatore di Forza Italia. Il segretario politico e vicepresidente del Consiglio dei ministri, Antonio Tajani, preferirebbe allearsi con il premier iberico Pedro Sánchez, che pur di governare la Spagna senza vincere le elezioni, si è alleato con la sinistra estrema e con i separatisti catalani e baschi? Che si è permesso di dire che in Italia governa l’estrema destra? Vorrebbe governare con i talebani green capitanati dall’ex commissario Frans Timmermans? Fortunatamente, in politica il “mai con” vale solo nel momento in cui si dice!

Aggiornato il 05 dicembre 2023 alle ore 17:45