La tassa sulle macerie

Ci mancava pure la tassa sulle macerie”. Queste le parole di Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, che sul portale di Nicola Porro osserva: “Al di là del diritto, però, la questione è politica, e prima ancora di buon senso. Possibile che certe Amministrazioni comunali siano così assetate di denari da pretendere di tassare persino dei ruderi, e cioè immobili (appartenenti per il 90 per cento a persone fisiche) che finiscono in condizioni di fatiscenza per il trascorrere del tempo o, addirittura, in conseguenza di atti concreti dei proprietari (ad esempio, la rimozione del tetto) finalizzati proprio a evitare almeno il pagamento della patrimoniale su delle vere e proprie zavorre?”. E ancora: “Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia delle entrate, relativi allo stato del patrimonio immobiliare italiano nel 2022, il numero di questi immobili è aumentato del 2,7 per cento rispetto all’anno precedente. Ma il dato più allarmante emerge quando si confrontano i numeri pre e post Imu: dal 2011, gli immobili ridotti alla condizione di ruderi sono più che raddoppiati, passando da 278.121 a 610.085, con un incremento del 119 per cento. Di fronte a questa situazione disastrosa, l’unica cosa che viene in mente a certe amministrazioni comunali è tassare?

Spaziani Testa, inoltre, nelle ultime ore commenta: “Ha ragione la presidente Giorgia Meloni: serve una transizione ecologica, non ideologica. Era ideologica, ad esempio, quella su cui si basava la proposta di direttiva europea sull’efficientamento energetico degli edifici (la cosiddetta case green), per la quale il prossimo 7 dicembre dovrà essere confermato il cambio di impostazione deciso il 12 ottobre”. E ancora: “Serve, altresì, come pure ha detto la premier, una sostenibilità economica e sociale delle misure, e anche queste caratteristiche erano assenti nella normativa proposta dall’ex commissario Ue per il clima, Timmermans, e dal relatore verde del provvedimento, Cuffe, che stabiliva obblighi assurdi con scadenze improponibili. Il Governo italiano – nota – ha già fatto molto per scongiurare l’approvazione del testo iniziale della direttiva sulle case green. Gli chiediamo un ultimo sforzo di vigilanza e di azione in vista della riunione del 7”.

Aggiornato il 02 dicembre 2023 alle ore 12:51