Von der Leyen: “Usiamo il Pnrr con saggezza, l’Ue è con Roma”

Ursula von der Leyen “sostiene” il nostro Paese. La presidente della Commissione europea è intervenuta con un videomessaggio alla conferenza La semplificazione normativa tra presente e futuro, organizzata dalla ministra per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa Elisabetta Casellati. “So che l’Italia si sta già impegnando per migliorare la propria competitività. Molte riforme sono in cantiere. Insieme, usiamo i fondi del NextGenerationEu con saggezza. Con investimenti e riforme intelligenti oggi, possiamo costruire l’economia più forte e dinamica di domani. L’Europa sostiene l’Italia in questo percorso. Io personalmente vi auguro ogni successo”, ha aggiunto von der Leyen. “Nell’Ue abbiamo 3 dei 10 supercomputer più potenti al mondo. Uno di questi, Leonardo, è già in funzione, proprio in Italia. Le start-up italiane ed europee possono sfruttarne i punti di forza per ottenere un vantaggio competitivo globale”.

Von der Leyen ha sottolineato che “solo due settimane fa, la Commissione europea ha deciso di concedere alle startup europee che si sono occupate di intelligenza artificiale un accesso speciale ai nostri supercomputer finanziati dall’Ue”. La presidente della Commissione europea ha ricordato come Bruxelles abbia iniziato a usare l’Intelligenza artificiale “per identificare i diversi requisiti di rendicontazione delle leggi dell’Ue”, aiutando così “le aziende a risparmiare lavoro inutile”. Nell’ottica di aumentare la competitività, ha spiegato ancora von der Leyen, è necessario “prestare particolare attenzione alle imprese più piccole e più innovative”. “Hanno bisogno di meno burocrazia, più capitale e persone qualificate, ma hanno anche bisogno di infrastrutture”, ha proseguito la politica tedesca, evidenziando che “soprattutto per le start-up che si occupano di intelligenza artificiale, la potenza di calcolo”, rappresentata dai tre supercomputer europei, tra i quali Leonardo, “è una risorsa vitale”.

Von der Leyen ha osservato che “abbiamo un’enorme quantità di dati che non vengono utilizzati. Dati che potrebbero fornire alle aziende e ai ricercatori europei infinite nuove conoscenze grazie all’intelligenza artificiale. L’Ue ha agito per ampliare l’accesso ai dati commerciali scarsamente utilizzati e facilitare il riutilizzo dei dati del settore pubblico, ha reso più facile per i cittadini e le aziende rendere disponibili i loro dati a beneficio della società, ad esempio per la ricerca sul cancro”, e ha “già creato ecosistemi di dati ad hoc dedicati alla salute, alla mobilità e ad altro ancora”. Questa, ha concluso, è “la strada giusta da seguire”.

Aggiornato il 30 novembre 2023 alle ore 08:58