Calderoli sull’Autonomia: “Lo Stato è in ritardo”

“Bisogna essere sempre convinti. Il ritardo dello Stato è colpevole dopo i due referendum della Lombardia e del Veneto”. Così Roberto Calderoli, ministro per le Autonomie, nel corso del suo intervento alla XXI edizione di Italia Direzione Nord al Palazzo delle Stelline di Milano. Poi aggiunge: “Non bisogna scordare la nostra storia di Paese, va a velocità discutibili a volte. Non si può nascondere il fatto che sulle 15 Regioni a statuto ordinario, 12 dopo la delibera della Basilicata hanno chiesto forme diverse di autonomia. Questa volontà mi sembra assolutamente presente da Sud a Nord, da Est a Ovest. Se un servizio viene reso al cittadino dal soggetto più vicino e lo fa meglio – sottolinea – perché non dare seguito alle legittime richieste dei governatori, delle Regioni, e nel caso specifico di Lombardia e Veneto nei confronti dei cittadini? Quando vedo un cittadino, io dico obbedisco”.

Sul tema, l’ex ministro Roberto Castelli nota: “Sull’autonomia il ddl Calderoli ha complicato enormemente un percorso costituzionale che sarebbe molto semplice. La Costituzione prevede che venga fatta una trattativa tra Governo e Regioni che richiedono autonomie, il Parlamento deve approvarla con legge. Qui hanno costruito un sistema complicatissimo che porterà ben poco lontano”. Immediata la replica del ministro Calderoli: “Bisognerebbe iniziare a leggerlo il testo della riforma prima di commentarlo. Credo che la Lega che voglia dare risposte non solo alla questione settentrionale ma anche a quella meridionale. Prima starà meglio il Mezzogiorno, prima starà meglio il Nord. Non sono due interessi divergenti ma convergenti”.

In ultimo Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia: “Stefano Bonaccini è sempre stato a favore dell’autonomia”. Però “negli ultimi tempi, malgrado il suo vero convincimento, ha dovuto adeguarsi a quelle che sono indicazioni del suo partito. In un primo momento era favorevole, poi si è schierato contro. Dice che non gli piace la riforma di Calderoli ma se glielo chiedi non si capisce il perché”. Infine, rimarca: “Sull’autonomia nel Partito democratico dovrebbero chiarirsi tra di loro. L’altro giorno Sala ha detto che è favorevole a patto che sia estesa anche alle Città metropolitane. E io dico che l’autonomia deve essere rivolta a qualunque Ente locale. Chiaro che l’autonomia regionale è quella già prevista dalla Costituzione, ma il Pd invece di essere costruttivo è solo distruttivo”. Per Fontana “solo i territori sano quali siano approfonditamente le esigenze. Quando vado a Roma, non sanno manco cosa siano i frontalieri”.

Aggiornato il 27 novembre 2023 alle ore 15:09