Il ritorno di Alemanno

Non è un movimento di estrema destra”. Parole e musica di Gianni Alemanno, nel corso della conferenza alla Camera per parlare della sua nuova “creatura” politica. Secondo l’ex sindaco della Capitale bisogna uscire dalle definizioni di “destra e sinistra”. E, allo stesso tempo, è fondamentale rimettere al centro il sociale. “Nasciamo percependo la scelta profonda e strategica di Fratelli d’Italia di diventare un partito conservatore, neo-liberista e ultra-atlantista. E questa è una cosa che non ci appartiene minimamente”. Prossime tappe sabato 25 e domenica 26 novembre, al Midas Palace Hotel, a Roma, dove ci saranno la presentazione del simbolo e del nome del movimento (“che non sarà Forum per l’indipendenza”).

“Da quando è nata l’idea di questo movimento sono stato prima associato a Simone Pillon, poi dovevo per forza fare un partito con Roberto Vannacci, ora devo fare per forza un partito con Marco Rizzo. In realtà – dice Alemanno – ci sarà una tavola rotonda per confrontarci. Con Rizzo abbiamo raccolto le firme per il referendum per bloccare l’invio di armi in Ucraina e ci sono delle convergenze importanti. Ci sarà questo confronto”. A seguire, “vedremo cosa uscirà fuori”.

Insomma, bocche cucite. Ma fino a un certo punto: “Giorgia Meloni ed Elly Schlein litigano sulle stupidaggini ma sulle cose essenziali dicono le stesse cose. L’obiettivo ultimo sono le prossime elezioni politiche che, a mio avviso, non saranno a scadenza naturale del Governo, ma anticipate”. Qualcuno, sentendo queste parole, avrà fatto gli scongiuri. Intanto, Gianni Alemanno fa sapere di aver invitato i leader di partito all’assemblea fondativa del movimento. Chi ci sarà? Al momento, solo Cateno De Luca ha risposto. E “verrà a portare un saluto”.

Aggiornato il 20 novembre 2023 alle ore 16:51