Bonaccini spiazza Elly Schlein: “Europee? Penso all’Emilia-Romagna”

Stefano Bonaccini non tende la mano a Elly Schlein. Il governatore non correrà per le prossime Europee. L’obiettivo è evidente: logorare lentamente la segretaria e lasciarla da sola in caso di disfatta. A quel punto, la strada che porta alla leadership del Nazareno sarebbe tutta in discesa. “In questo momento c’è una sola priorità per me e si chiama Emilia-Romagna”, assicura il presidente della Regione e del Partito democratico, in un’intervista alla Stampa smentendo l’ipotesi di una candidatura nel 2024. Bonaccini si concentra sull’obiettivo della contromanovra che il Pd sta preparando: “Bisogna impedire – spiega – la demolizione della sanità pubblica. Con una risposta forte in termini di risorse e personale, per ripristinare il diritto alla salute delle persone, negato dalla destra. Nella Legge di Bilancio mancano all’appello miliardi di euro e stiamo tornando fanalino di coda in Europa per la spesa sanitaria”. E sugli aiuti per le zone alluvionate attacca: “Dopo sei mesi di assurda contrapposizione, hanno dovuto accogliere la nostra proposta di inserire nella Legge di Bilancio il credito d’imposta per i risarcimenti. Ma le risorse previste sono un quarto di quelle necessarie per imprese e cittadini e non ci sono i rimborsi per tutti i beni mobili distrutti: dalle auto alle cucine, dagli elettrodomestici agli arredamenti. Una beffa clamorosa, che contraddice l’impegno preso dalla premier di garantire il 100 per cento dei risarcimenti”.

Frattanto, il centrosinistra in Sardegna continua con i tentativi delle diplomazie di ricomporre il fronte, che allo stato attuale si presenterà spaccato all’appuntamento con le prossime Regionali. Mentre Alessandra Todde e Renato Soru sono impegnati in un appuntamento dopo l’altro sui territori, questo pomeriggio il Pd riunirà la direzione regionale, alle prese con una divisione interna emersa con un documento (La Sardegna del futuro) di una ventina di militanti, tra i quali l’ex deputata Romina Mura, scontenti della gestione del percorso e del metodo di scelta del candidato da parte dei vertici regionali. Alla direzione di oggi a Oristano il coordinatore del tavolo programmatico, Cesare Moriconi, sottoporrà una sintesi dei punti chiave. Ma al di là del programma, i militanti critici sono preoccupati e annunciano un voto contrario al documento proposto da segretario e presidente se “sarà confermata la decisione di presentare un regolamento per la scelta dei candidati nelle liste del Partito democratico alle prossime regionali, che permette la riconferma di tutti i consiglieri uscenti senza alcuna discussione di merito”, scrivono in una nota. E denunciano che dopo il primo documento, “nessuna richiesta di chiarimento o confronto è giunta dagli organi del partito, ma anzi sono aumentate a tutti i livelli – denunciano – le violenze verbali, le offese da parte di compagni, anche dirigenti, del Pd ed esponenti del M5s nei confronti dei sottoscrittori”.

La settimana è fitta nel centrosinistra: dopo la direzione Pd di questo pomeriggio, domani è previsto il tavolo di coalizione che sottoporrà il programma a tutte le forze. Attesa, poi, per l’arrivo della segretaria Elly Schlein, venerdì a Cagliari per la festa del Pd, e annunciata probabilmente il giorno prima in una conferenza stampa. A lei spetterà il compito di mediare tra i due protagonisti in campo: Renato Soru ieri a Lodine ha parlato di spopolamento, denatalità, mancanza di servizi essenziali. Per Alessandra Todde domenica con la base del M5s, che si è riunita nell’assemblea regionale a Oristano, “uniti possiamo vincere le Regionali, è il momento del Noi e non dell’Io”.

Aggiornato il 20 novembre 2023 alle ore 18:08