Il mea culpa di Grillo

Arrivano tardi i ripensamenti, i dubbi, le perplessità, il prendere atto di un fallimento di Beppe Grillo. Immagino (ma non è poi cosa che mi riguardi, sono fatti e problemi dei pentastellati), che avrà da subito rescisso il sostanzioso contratto da consulente a suo tempo stipulato con il Movimento 5 stelle. Il suo e nostro guaio non è tanto che tutti quelli che ha vigorosamente e con espressione assai volgare mandato a... siano rimasti al loro posto. Il suo e nostro guaio è che ha grandemente contribuito, consapevole o no poco importa, a che vi restassero e che altri come loro si aggiungessero.

Li ha “semplicemente” puntellati; si sono rigenerati e alimentati grazie anche (non solo, certamente) alle sue demagogiche e controproducenti campagne pseudopolitiche. Le macerie in cui questo Paese è ridotto: anche lui ha dato il suo non secondario contributo.

Aggiornato il 14 novembre 2023 alle ore 10:25