Il Graffio di Trisolino

 

Alcuni giorni fa Mario Draghi ha detto che: “O l’Europa agisce insieme e diventa un’unione più profonda, un’unione capace di esprimere una politica estera e una politica di difesa, oltre a tutte le politiche economiche... oppure temo che l’Unione europea non sopravviverà se non come mercato unico”.

Condivido. Serve ancora di più, in realtà. Serve una visione energica, una visione nuova, e l’Italia non deve assolutamente perdere l’occasione di dimostrarsi patria Ital-europea nel perseguire il proprio interesse di sviluppo geopolitico all’interno e verso l’esterno, aprendo essa stessa un tavolo per una politica federale che abbia gli attributi tecnici e democratici più grossi e di qualità, per poter dialogare e competere con le potenze extraeuropee in forte ascesa, senza dipendere troppo da esse.

Per fare tutto ciò, abbiamo bisogno di svegliare lo spirito nazionale con un patriottismo demolibertario nuovo, federale, fresco, capace di graffiare le retoriche ‒ di fatto estremiste ‒ di chi vuole distruggere l’Europa e di chi la tiene ostaggio dell’apatia e dell’immobilismo.

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Aggiornato il 24 novembre 2023 alle ore 14:18