Università, Bernini: “Per gli studentati 150 milioni in più”

Anna Maria Bernini annuncia novità per l’edilizia universitaria. Con la Manovra “abbiamo incrementato il fondo con 150 milioni in più. Le urgenze sono tante e le risorse pochissime, ma siamo riusciti a fare un passo avanti. Un chiaro segnale di quanto il governo creda nel diritto allo studio”. Lo sostiene alla Stampa la ministra dell’Università e della ricerca forzista. “Abbiamo già realizzato 8.500 nuovi posti letto in più in un anno e questo è un dato straordinario – aggiunge – se pensiamo che in vent’anni ne sono stati realizzati appena 40mila. Siamo concentrati sul target del Pnrr”. Quello di creare 60mila nuovi posti entro il 2026 “è un obiettivo ambizioso e noi dobbiamo operare nella realtà. Per creare uno studentato è necessario incastrare più fattori che la stessa Commissione europea non può ignorare. Intanto abbiamo censito gli immobili disponibili. C’è una cabina di regia a Palazzo Chigi, stiamo lavorando”.

Rispetto alle critiche mosse da Udu e Cgil “ho sempre incontrato gli studenti. Ho raccolto proposte interessanti che approfondiremo. Noto però che lo scontento è arrivato solo da una parte. Ma ora non ci può essere pregiudizio, serve collaborazione. Il coinvolgimento dei privati è previsto dal Pnrr e senza un loro ruolo il target fissato sarebbe impossibile da raggiungere”. “Rientro dei cervelli – afferma poi Bernini – è una formula che non mi piace. I ricercatori si spostano dove hanno maggiore possibilità di realizzare i loro progetti. È un fenomeno naturale che non è possibile ostacolare. Per questo preferisco parlare di attrattività dei cervelli. Chi tornerà o arriverà in Italia pagherà le tasse solo sul 10 per cento dello stipendio. Certo non basta. Per questo stiamo mettendo a punto un ecosistema della ricerca che sia il più attrattivo possibile”.

Aggiornato il 02 novembre 2023 alle ore 16:44