Zerocalcare si è risentito per un post di Maurizio Crippa del Foglio, che confrontava “lo schifo” della strombazzata assenza – dai media politamente (s)corretti – del fumettista dal Lucca Comics, con la foto di Armita Garawand, massacrata dalla “polizia morale” iraniana per non aver indossato il velo. Intanto, bisognerà citare i Vangeli, là dove è scritto: “Quando fai l’elemosina, non far suonare la fanfara davanti a te come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini.” (Matteo 6, 2-4). O ricordare Nanni Moretti di “mi si nota di più se partecipo o non partecipo?”. Magari bastava fare una dichiarazione, no? Vale anche per la replica buffa di Zerocalcare a Crippa. Gli ha detto che no, lui è andato in Siria a sostenere i curdi contro lo jihadismo, e poi (rivolto a Crippa): “E tu dove c***o eri?”. Intanto a combattere contro l’Isis in Siria e altrove c’erano anche la Russia di Vladimir Putin e l’Iran dove i giovani combattono ad armi nude il regime sciita. Poi, avere sostenuto i curdi (come faccio anche io) non conferisce in automatico la patente di fare ciò che si vuole o di schierarsi dalla parte sbagliata della storia o dell’etica. In secondo luogo, dove c***o stava Zerocalcare quando la Russia invadeva l’Ucraina? Dove stai tu, Zerocalcare, quando la Cina massacra gli uiguri e opprime il Tibet invaso 70 anni fa? Hai mai boicottato i prodotti cinesi, oppure fai parte di quei leoni da mascella che boicottavano e boicottano i prodotti israeliani come i pompelmi di Jaffa, ma non il gas russo? In terzo luogo, ci siamo (quasi) tutti schierati contro chi boicottava le conferenze culturali su grandi uomini russi come Lev Tolstoj, come reazione alle infamie commesse in Ucraina dall’uomo del Cremlino. Oggi Zerocalcare, che non è Tolstoj né il Mahatma Gandhi, boicotta una manifestazione culturale perché è sponsorizzata da chi non piace al pensiero totalitario di una sinistra che scivola sempre più verso un integralismo mostruoso, perché è insieme stalinista e ipocritamente corretto. Ma glorificare la propria democrazia, attaccando sempre e solo quelle parti contro cui combattono i gruppi politici europei neonazisti, è un poco come dire che la Ddr, la Repubblicademocraticatedesco-sovietica, era tale per davvero e non per l’ipocrita rovesciamento della verità. Ma allora è anche “comunista” dire che il nemico sono sempre le “plutocrazie demo-giudeo-anglosassoni e massoniche” contro cui si scagliava pure un certo Benito Mussolini?

Se fossi un iscritto del Partito democratico non perderei un secondo a scavare un baratro tra me e coloro che dimenticano l’attacco di Hamas, mentre ricordano solo i bombardamenti di Gaza. Scagliare la prima pietra implica prima guardare dentro il proprio castello. I bombardamenti non cancellano e giustificano il massacro di Hamas. Perché la sinistra deve considerarsi il giudice supremo kafkiano? Infine, dove c***o stava Zerocalcare quando a inizio millennio saltavano in aria ristoranti, scuole, bar israeliani, per mano non degli orribili zombie di Hamas, ma dei palestinesi più o meno legati alla Olp? Pochi giorni fa, dalla Striscia di Gaza, di cui gli integralisti (non) islamici rosso-bruni strillavano il controllo soffocante di Israele (un controllo tanto assoluto che Hamas ha potuto armarsi con missili e armi iraniane), sono partiti massacri degni delle Ss naziste cui la gran parte del Medio Oriente era legata a filo doppio nella Seconda guerra mondiale. Due presidenti egiziani come Gamal Abdel Nasser e Anwar al-Sadat erano spie naziste; il partito iracheno Ba’ath di Saddam Hussein era legato all’Asse nazifascista; il Gran Muftì di Gerusalemme era alleato di Adolf Hitler e Mussolini, dai quali ottenne denaro e armi per la divisione di Waffen-Ss araba che combattè sul fronte jugoslavo.

Se poi vogliamo parlare di “occupazione di terre palestinesi”, forse Zerocalcare dovrebbe sapere che è una balla: dagli anni di Ponzio Pilato a oggi non vi è mai stata una nazione palestinese. E nel territorio che oggi comprende Israele e i palestinesi c’è sempre stata una maggioranza di popolazione di origine ebraica. Sempre. L’occupazione semmai fu prima romana, poi araba, poi ottomana, poi inglese, per sintetizzare. Quindi, fa molta specie vedere a cosa si è ridotto (a sotto lo zero) il pensiero di una sinistra alla Zerocalcare, che si sente padrona della corporazione intellettuale con la quale ha sempre fatto il bello e cattivo tempo nella formazione dell’opinione pubblica, senza peraltro mai mettere i punti sulle “i”, distaccandosi da quelli che per Israele (e per noi stessi europei) chiedono la soluzione finale “due popoli e due nazioni”. Anche io sostengo quella soluzione, ma con un sostegno che ormai pencola sempre più soltanto dalla parte palestinese, sarebbe la distruzione per Israele, senza sparare un colpo: sarebbe la perfetta camera a gas costruita dal politicamente corretto. Con imparzialità e rispetto si costruisce un’etica politica. Con l’abbandono del pacifismo interessato si ottiene una pace in grado di durare più a lungo.

Aggiornato il 31 ottobre 2023 alle ore 18:45