La Lega: “Apostolico si dimetta”. Meloni: “Nessun dossieraggio”

La Lega chiede le dimissioni della giudice di Catania Iolanda Apostolico. Ma lo scontro si infiamma sul video che riprende la magistrata e suo marito a una manifestazione del 2018 sui migranti, diffuso dal vicepremier Matteo Salvini. Sulla polemica interviene direttamente Giorgia Meloni. La premier ha risposto a una domanda, al termine del vertice informale di Granada. “È legittimo chiedersi – afferma – se qualcuno che partecipa a manifestazioni su quel tema, nel momento in cui decide, lo faccia con un pregiudizio o meno”. E poi liquida come “strumentale” la polemica sul dossieraggio sollevata dalle opposizioni.  “Salvini non mi ha parlato del video”, ma “era una manifestazione pubblica” e la giudice era lì, non c’è niente di “occulto”. La pensa così pure il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che si dice “dolorosamente stupito” che si parli di “invasività e addirittura dossieraggio” rispetto a “comportamenti pubblici”.

Il Guardasigilli sottolinea invece di ritenere “giusto” fare accertamenti sulla condotta della giudice per poter rispondere alle interrogazioni del centrodestra. Anche Salvini torna a parlare della vicenda. Il caso della giudice “è motivo di grave imbarazzo per le istituzioni. Conto sulla collaborazione di tutti affinché prevalgono buonsenso ed equilibrio” confessa in un post mattutino. Poi però è una nota della Lega a mettere il carico da novanta e a invocare le dimissioni della magistrata “per rispetto nei confronti di tutti gli italiani e delle istituzioni”. Ma Apostolico sembra intenzionata a rimanere al suo posto: “Non chiederà mai di essere trasferita, ma continuerà a fare il proprio lavoro con serietà” anche perché “sarebbe come darla vinta” a chi sta riversando “montagne di fango” su di lei e la sua famiglia, riferisce la collega Marisa Acagnino. Né al tribunale di Catania si prende in considerazione l’ipotesi di destinarla ad altro incarico.

L’opposizione è allarmata dal fatto che il filmato provenga dalla polizia e che dietro vi sia una sorta di dossieraggio. Viene chiamato in causa il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Una prima risposta è attesa mercoledì 11 ottobre, quando il titolare del Viminale interverrà a un question time in Commissione Affari costituzionali della Camera per rispondere alle interrogazioni. Frattanto, la questura di Catania ha fatto sapere che il video pubblicato “non risulta tra gli atti d’Ufficio” relativi alla manifestazione e che nella relazione di servizio “non risulta menzionata la presenza della dottoressa Iolanda Apostolico, né del marito”. Del caso si occuperà pure la procura di Roma. È l’effetto di un esposto annunciato da Angelo Bonelli in cui si ipotizza la violazione del segreto d’ufficio da parte di un pubblico ufficiale. Se fosse confermato che il video proviene dagli uffici della Polizia di Stato, spiega il leader dei Verdi e deputato di Avs, “ci troveremmo di fronte ad un caso di rilevante gravità: un video di oltre 5 anni fa viene riesumato non ai fini di evidenziare reati, ma per diventare strumento in mano al segretario nazionale della Lega”. Il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, ribadisce il suo allarme: “La giurisdizione non può essere sottoposta a questo tipo di tensioni: se la dottoressa Apostolico non avesse emesso tre provvedimenti sgraditi, forse nessuno si sarebbe occupato di quello che ha fatto 5 anni fa e questo mi preoccupa”.

Aggiornato il 07 ottobre 2023 alle ore 13:58