Licenze taxi, scontro totale

Sulle licenze taxi è scontro totale, con un duro scambio di colpi – nelle ultime ore – tra il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e il Governo (nel caso rappresentato dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini e il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso).

Per Gualtieri, intervistato da Maria Latella su SkyTg24, in relazione all’aumento delle licenze dei taxi, il decreto “è stato fatto male ed è inutilizzabile, se usassimo questa procedura nuova perderemmo tutti i soldi che vanno ai Comuni per la gestione amministrativa delle licenze. Ci hanno tenuto fermi due mesi per fare delle norme che non servono a niente”.

Nella Capitale, però, ci sono poche auto bianche. È un dato oggettivo. Il primo cittadino della Città eterna, a tal proposito, osserva: “Nel 2023 c’è stato un boom di turisti, mentre il numero di taxi è rimasto uguale. Tutti noi sindaci ci siamo attivati per aumentare le licenze. Abbiamo chiesto aiuto al Governo, e il Governo ci ha detto vi aiutiamo noi, perché c’è una procedura complessa per le licenze. Noi allora abbiamo avviato uno studio sul fabbisogno di licenze. Il Governo a un certo punto ci ha detto fermi tutti, facciamo un decreto per aiutarvi ad avere più licenze e per fare prima. Noi abbiamo detto benissimo”. Però per Gualtieri, il decreto, per via della necessità di porre la fiducia e con la bocciatura degli emendamenti “che potevano essere utili”, si è rivelato a suo dire “inutilizzabile”.

Salvini, nel question time alla Camera, sbotta: “Nessun Comune ha ancora pubblicato i bandi per le licenze incrementali dei taxi, abbiamo dato la possibilità ai Comuni di aumentare fino al 20 per cento le licenze”. Inoltre, insiste, vuol capire che intenzioni abbia “il sindaco di Roma, visto che qui c’è una evidente carenza di mezzi pubblici in servizio. Non ci sono più scuse. I sindaci che ritengono che le loro città abbiano bisogno di più taxi possono emettere il bando, i sindaci che non lo faranno vuol dire che sono contenti del servizio che mettono a disposizione dei loro cittadini”.

Queste, invece, le parole del ministro Urso: “Dopo qualche decennio che i cittadini attendono quello che meritano: un servizio di taxi nelle nostre città che sia adeguato, rispettoso dell’ambiente ed efficiente, ora si può fare. Ho scritto ai 60 sindaci perché si attivino subito, i cittadini non possono aspettare un giorno di più”. E ancora: “Ho telefonato al sindaco Gualtieri due volte, lui mai a me, per dire all’inizio se gli andava bene il provvedimento e alla fine, in fase di approvazione, per chiedergli se riteneva di doverlo applicare. Lui in quella fase mi ha detto che c’era un emendamento per lui importante. Ma era impossibile cambiare un equilibrio così avanzato, importante e significativo all’ultimo momento con le votazioni in corso”.

Aggiornato il 05 ottobre 2023 alle ore 16:25