Cirio: “Regioni fondamentali, finalmente percorso su autonomia”

Sull’autonomia differenziata “finalmente c’è un percorso, dopo anni di rimpalli”. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio plaude a un provvedimento che ritiene necessario. “Giorgia Meloni – sottolinea il governatore forzista alla Stampa – ha inserito dei paletti condivisibili come la definizione dei Lep, i livelli essenziali delle prestazioni, ma poi c’è uno strumento normativo che stabilisce come fare a richiedere l’autonomia, se si vuole. Lo prevede la Costituzione, noi l’abbiamo richiesta perché lo scopo è spendere al meglio i soldi dei cittadini”. Cirio è il padrone di casa della seconda edizione de L’Italia delle Regioni, il festival nazionale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. “Con il Festival delle Regioni – rivendica Cirio – il Piemonte torna centrale. Un motivo di grande orgoglio. L’obiettivo è portare tra la gente ciò che avviene tutte le settimane a Roma: lavoriamo insieme a tanti progetti e ogni mercoledì si tiene la Conferenza delle Regioni. Incontri che culminano nella Conferenza Stato-Regioni. Di solito si tiene a Roma, dall’anno scorso abbiamo deciso di portarla sui territori”.

Cirio puntualizza: “Il Pnrr vale 6 miliardi per il Piemonte, di cui 4,5 già assegnati. Di questi, 1,4 miliardi li gestisce direttamente la Regione. Non c’è nessun de-finanziamento, tutti gli interventi del Piemonte sono in sicurezza. Le infrastrutture sono prioritarie. Saremo in grado di chiudere un anno importantissimo sulla Tav Torino-Lione: è il momento della tratta italiana e si andrà spediti verso il completamento”. Per Cirio, il ruolo delle Regioni nella crescita del Paese “è totale, sono un federalista convinto. Hanno un ruolo fondamentale: gestiscono i fondi europei che sono gli unici a sostegno delle imprese e dello sviluppo. Le Regioni ben governate sono interlocutori primari”.

Cirio non ha dubbi: “Questo è un festival dedicato alla persone. Ancora oggi oltre un terzo dei cittadini di Torino è nato in altre Regioni d’Italia, e noi come Piemonte vogliamo ringraziare chi si è spostato qui alla ricerca del lavoro. Queste persone hanno contribuito in modo determinante a costruire questa Regione”. Il festival domani si sposta al Teatro Carignano, dove è previsto l’intervento in chiusura della premier. “Ma dedichiamo questo festival – ha detto Cirio – anche ai luoghi, scegliendo per ospitarlo i luoghi più significativi della storia del Piemonte, che si intreccia con la storia dell’Italia. Nel Salone degli svizzeri, dove ci troviamo, il re riceveva le delegazioni straniere. Domani riapriremo il Parlamento subalpino, dove si trova un calendario dorato con scritto 28 dicembre 1860, che è la data della sua ultima riunione”. “E poco lontano da qui – ha sottolineato – c’è la cappella che custodisce la sacra Sindone, che per noi chiude i valori in cui crediamo”. A Torino è arrivato anche Sergio Mattarella. Ad accogliere il presidente della Repubblica a Palazzo Reale, dove si tiene la manifestazione, il nuovo prefetto Donato Giovanni Cafagna, il presidente Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.

Aggiornato il 02 ottobre 2023 alle ore 17:53