La politica si gratta le pesche

Antefatto: la catena commerciale Esselunga pubblica uno spot in cui la protagonista Emma compera una pesca insieme alla mamma e la regala poi al papà, dicendo però che gliela manda la mamma. L’intento è quello di contribuire alla riappacificazione dei propri genitori. Diciamo che si tratta della versione moderna degli spot di Barilla (dove c’è Barilla c’è casa) rivisitato tenendo conto del crescente numero di separazioni, fenomeno ormai difficilmente trascurabile quando si vuole rappresentare una famiglia dei nostri tempi.

La pubblicità in questione ha generato sui social molte polemiche perché, da una parte c’è chi vede un tentativo di colpevolizzare le famiglie separate (attraverso la sofferenza dei figli) mentre dall’altra altri ne scorgono una sorta di esaltazione della famiglia più o meno tradizionale. Giorgia Meloni in un tweet ci fa sapere che trova lo spot “molto bello e toccante” mentre Matteo Salvini ritiene che questa pubblicità dia “voce ai tanti genitori separati, a quelle mamme e a quei papà quasi mai citati e spesso troppo dimenticati, al legame indissolubile con i figli”. Per Pier Luigi Bersani è “davvero sbagliato, in questo e in altri casi, mettere in mezzo la sofferenza dei bambini su temi delicati per scopi commerciali” mentre il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, per fare bassa speculazione politica si appella a Meloni che “commenta lo spot di una nota catena di supermercati, ma che non dice nemmeno una parola sul carrello della spesa di milioni italiani, separati e non. Per loro anche una pesca rischia di diventare un lusso. L’Italia attende risposte”. Elly Schlein come al solito è “non pervenuta” perché lo spot non lo ha visto (nemmeno quello).

Lo spettacolo offerto è davvero desolante perché ci restituisce una politica di basso cabotaggio, una accozzaglia di commentatori di spot pubblicitari che si attaccano alla pesca di Esselunga manco fossimo a “Uomini e Donne” di Maria De Filippi. Dalla politica ci si aspetta maggiore contegno, passione dialettica intorno ai problemi dell’Italia e capacità di elaborazione. Se proprio la politica – pur sforzandosi – proprio non ci riesce, ci accontentiamo anche del silenzio, quello bello e introspettivo dei politici della “Prima Repubblica” che si fingevano statisti pensierosi e taciturni mentre molto spesso erano solo dei mestieranti. Quello che proprio non ci aspettiamo è che la cosiddetta classe dirigente passi il tempo a grattarsi le pesche facendo il pensierino sullo spot Esselunga.

Piccola nota a margine: anche Ikea ha fatto uno spot il cui messaggio sottende un superamento del concetto di “famiglia separata” dando questo fenomeno come un fatto acquisito. Si hanno per caso notizie di polemiche interne al Parlamento svedese sul tema? Ci pare proprio di no. Ecco perché poi alla fine in ambito internazionale nessuno ci prende sul serio.

Aggiornato il 29 settembre 2023 alle ore 09:24