![Il sindaco bacchetta Schlein e la sinistra: “Usiamo un linguaggio incomprensibile”](/media/8285094/opinionefoto_20230925155728121_19b4144cb8d183fb901ae8ffe8888df4.jpg?crop=0.12729875726894377,0.055885515069682805,0.19008471824541578,0.41994689531122331&cropmode=percentage&width=370&height=272&rnd=133401911600000000)
“Usiamo un linguaggio incomprensibile, tirando così un pugno in faccia a chi ci ascolta, ci mettiamo lontani da chi vorremmo il voto.”. E poi: “Tutti noi di sinistra dobbiamo parlare come mangiamo. C’è un vizio collettivo, non so per quale diabolico motivo ma quando siamo in pubblico iniziamo a parlare, a prescindere dalle posizioni di rilievo e dalla gerarchia, in un modo così orribile, immaginando forse che la parola non abbia sentimento, non abbia cuore. Facciamo a gara a chi è più stronzo col vocabolario”.
Così Toni Matarrelli, sindaco di Mesagne (Brindisi) ed ex deputato, in una intervista al Fatto Quotidiano. Inoltre, aggiunge: “La sinistra inizi col mostrarsi amica dei cittadini, a farli parlare e ad andare nei bar. Il nostro problema – continua – è di stabilire una connessione e, se mi è permesso, una riflessione la farei sul fatto che i partiti a livello locale scompaiono, si azzerano. In venti Comuni del brindisino quindici sono retti da liste civiche”.
Insomma, il messaggio è chiaro: “Noi a volte parliamo per la gioia di essere fraintesi”.
Aggiornato il 26 settembre 2023 alle ore 08:39