Gli alleati scomodi e quelli comodi

Per attaccare il Governo Meloni, sul tema degli immigrati irregolari, i politici di estrema sinistra e di sinistra (praticamente tutte le opposizioni) utilizzano all’unisono definire i governi democraticamente eletti in Polonia, Slovacchia e Ungheria (Gruppo di Visegrád), alleati scomodi dei “sovranisti” italiani Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

È probabile che la strategia comunicativa per cercare di rosicchiare qualche voto al centrodestra sia stata suggerita dagli “spin doctor” ai leader delle opposizioni antitaliane. Il medesimo ritornello è amplificato dai giornalisti sulla carta stampata e nei talk-show apertamente schierati contro l’esecutivo di centrodestra. Lo stesso schema propagandistico riguarda anche i partiti e i movimenti politici identitari che si richiamano ai valori della destra tradizionale occidentale: in Francia, Marine Le Pen, leader di Rassemblement National; in Germania; Alice Weidel di Allianz für Deutschland e in Spagna, Santiago Abascal Conde di Vox. Il messaggio che intendono far passare è quello che il problema dei migranti non si può risolvere perché il Gruppo di Visegrád si oppone alla redistribuzione in tutti i Paesi dell’Unione europea.

In sostanza, la causa del mancato accordo in Europa per una equa distribuzione dei migranti economici è da addebitare ai leader “populisti di estrema destra”. Invece, gli altri leader europei sarebbero pronti a sostenere l’Italia per la risoluzione comune dei problemi dei migranti che sbarcano sulle nostre spiagge. Confini che dovrebbero essere italiani ed europei. Il boicottaggio perpetrato da parte del alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dell’Unione europea, il socialista Josep Borrell, del memorandum con la Tunisia, fortemente voluto da Giorgia Meloni ed avallato per ragioni elettorali dalla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen è per costoro la naturale conseguenza delle alleanze in Europa di Fratelli d’Italia e della Lega. Per l’estrema sinistra e la sinistra antitaliana sono invece “alleati comodi” il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. La Francia, per testimoniare la solidarietà con l’Italia, ha deciso di mandare a Ventimiglia, per rafforzare la polizia di frontiera, l’esercito anche con l’utilizzo di droni per respingere i migranti che vogliono andare dai nostri “cugini francesi”.

Anche il cancelliere tedesco, dopo che Angela Merkel aveva risolto il problema dei migranti che provenivano dalla rotta balcanica, pagando con i soldi del bilancio europeo sei miliardi di euro alla Turchia per tenere i migranti sul proprio territorio (quindi anche con i soldi dei contribuenti italiani), non è certamente un sostenitore della politica migratoria dell’esecutivo Meloni. Anzi, è talmente solidale con l’Italia che ci vuole rispedire indietro i migranti che hanno deciso loro sponte di andare in Germania in base alla cosiddetta Convenzione di Dublino, che impone al Paese di primo approdo di farsi carico delle richieste d’asilo. Per i “buonisti della Ztl”, sono alleati scomodi quei Paesi che, pur per ragioni opinabili, tutelano i legittimi interessi dei loro cittadini, mentre gli “alleati comodi” come Macron, Scholz e Borrell sono il punto di riferimento delle opposizioni in Italia per risolvere il problema dei migranti!

Aggiornato il 22 settembre 2023 alle ore 10:23