Crosetto: “Dossieraggio? Non posso limitarmi a fare vittima”

“Il fatto dovrebbe inquietare tutti. La democrazia è messa in pericolo”. Lo sostiene un allarmato Guido Crosetto. Il ministro della Difesa parla della vicenda di dossieraggio che sta sconvolgendo il mondo politico. Un ufficiale della Guardia di Finanza ha effettuato accessi non giustificati ai dati delle Segnalazioni di operazioni sospette di volti noti della politica. L’inchiesta nasce proprio da una denuncia del plenipotenziario di Fratelli d’Italia. Come ha scritto Valter Vecellio, su L’Opinione di ieri, siamo di fronte a “una potenziale centrale di dossieraggio abusivo all’interno della Direzione nazionale antimafia. Che ha scavato, negli ultimi anni, nei conti correnti e nelle transazioni finanziarie di centinaia di personaggi noti, tra politici di primo piano, giornalisti e capitani d’industria”.

Crosetto s’interroga in una lettera pubblicata sul Corriere della Sera: “Chi voleva minare la nascita del Governo fin dai primi passi? Il dossieraggio – scrive – è una pratica diffusa? Possiamo convivere con il sospetto che persone, dentro lo Stato, lavorino per minarne le istituzioni? È giusto continuare a far finta di nulla quando si vedono pubblicati atti di indagini in corso che, tra l’altro, gettano schizzi di fango inaccettabili su istituzioni serie come la Dna? Queste erano alcune delle domande che mi sono fatto leggendo le notizie uscite ieri”.

Il ministro è “particolarmente orgoglioso di aver promosso, da uomo delle istituzioni, la denuncia di fatti che mi sembravano sospetti, dando così la possibilità – ieri alla Procura di Roma e, oggi, alla Procura di Perugia – di fare piena luce sul rischio che soggetti che dovrebbero garantire la normale vita democratica, la mettano in pericolo. Sono certo che Perugia procederà spedita a mia tutela, la parte offesa, e del nostro sistema democratico”, aggiunge. “Potrei finire qui, limitarmi a fare la vittima, ma non è giusto”, sottolinea Crosetto. “In primis, perché si tratta di notizie relative a un’inchiesta in corso e trovo molto grave vederle pubblicate sui giornali. Lo voglio dire proprio perché, questa volta, la pubblicazione non avviene per far male o attaccare un esponente politico ma, al contrario, per parlare di un fatto gravissimo a suo danno, e lo dico da parte lesa”. “L’idea che qualcuno abbia potuto o possa costruire dossier su Crosetto come su Giuseppe Conte, su Matteo Renzi come su Giorgia Meloni, su Paolo Gentiloni come su Matteo Salvini, non può essere accettata. Non si tratta di un grave fatto che oggi tocca me e che dovrebbe inquietare tutti, ma delle regole della democrazia”.

Aggiornato il 04 agosto 2023 alle ore 13:08