Via della Seta, il Governo Meloni è pronto all’uscita

Il Governo si prepara all’uscita dalla Via della Seta. Guido Crosetto ha definito l’ingresso italiano “un atto improvvisato e scellerato”. L’affermazione del ministro della Difesa è un segnale evidente delle intenzioni dell’Esecutivo di fare un passo indietro sull’accordo italo-cinese. Rispondendo alle parole di Crosetto, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese si è limitato a un breve commento rassegnato, sul fatto che “sfruttare ulteriormente il potenziale della cooperazione Belt and Road è nell’interesse di entrambe le parti”. Una posizione molto più morigerata rispetto al tenore della propaganda cinese sulla questione. Il Global Times, organo in lingua inglese del Partito comunista cinese, ha pubblicato l’ennesimo editoriale in materia. Anche lì si parla dei “numerosi risultati tangibili nell’economia, nel commercio e nella cooperazione commerciale” menzionati dal portavoce del Ministero cinese, per poi dipingere le parole di Crosetto come un esempio delle esagerazioni dei “falchi” della sfera militare“Il tema oggi è: tornare sui nostri passi senza danneggiare i rapporti”, ha spiegato Crosetto al Corriere della Sera. “Perché è vero che la Cina è un competitor, ma è anche un partner”.

Roma sta lavorando per rendere la transizione il più indolore possibile ed evitare di trasformare il risentimento cinese in un contraccolpo economico. Ma secondo le indiscrezioni governative raccolte dal Foglio, il processo è già in atto. Stando al quotidiano, il Governo Meloni “ha intenzione di chiudere la partita prima dell’annunciato viaggio” a Pechino, “che avverrà tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre”. In altre parole, il Memorandum sulla Via della Seta “verrà di fatto stracciato” già il mese prossimo. Soprattutto, lo staff diplomatico di Palazzo Chigi avrebbe “già concordato i tempi dell’uscita con il Governo cinese”, che a sua volta avrebbe “comunicato in via informale la sua disponibilità a cancellare l’accordo senza ritorsioni”. Da qui il tono “non minaccioso” del portavoce di Pechino, rileva il quotidiano.

In altre parole, come scrive Formiche.net, “l’Esecutivo è intenzionato ad annunciare che non rinnoverà l’adesione italiana alla Via della Seta ben prima del limite (il 23 dicembre) e far sì che la prima visita ufficiale di Giorgia Meloni in Cina possa essere un’occasione per gestire il distacco”. Roma vuole bilanciare lo stralcio dell’accordo con una nuova serie di accordi commerciali, sulla falsariga di quelli stretti dal presidente francese Emmanuel Macron durante la sua visita dello scorso aprile. In buona sostanza, il Governo Meloni intende chiudere l’accordo-quadro dalla e reimpostare il rapporto italiano con la Cina su una partnership economica.

Aggiornato il 02 agosto 2023 alle ore 18:23