Pnrr? Zaia condivide le “preoccupazioni dei sindaci”, Fitto lo tranquillizza

“Sul Pnrr, condivido le preoccupazioni dei sindaci”. Lo afferma Luca Zaia. Oggi il ministro Raffaele Fitto parla alle Camere. Ma il presidente del Veneto avverte il Governo. “Se l’autonomia non arrivasse entro il 2024 vorrebbe dire che fallisce il Governo: non farla significa venire meno a un patto e quando il patto si rompe non si sa mai da che parte vanno i cocci”. Sull’autonomia il Governo “deve andare avanti”, perché “è un progetto di modernità che vede impegnate, come per il presidenzialismo, le forze politiche della maggioranza nel contratto di Governo. Il non approvare progetti come questi significherebbe un fallimento”. Zaia sottolinea come sia “innegabile che questo Governo ha messo a terra iniziative sull’autonomia che altri non hanno minimamente pensato”. “Mi riferisco – aggiunge – all’introduzione dell’obbligo dei Lep in Finanziaria e al Ddl che oggi è in discussione in Parlamento, che può scrivere una pagina storica per questo Paese”.

Sul concetto di fallimento, riferito alla non approvazione dell’autonomia, Zaia spiega che “verrebbe meno un impegno preso con i cittadini che sono i soli e gli unici nostri riferimenti. Più di 2 milioni di veneti – sottolinea – sono andati a votare per l’autonomia, che non è affatto la secessione dei ricchi, non mina l’unità nazionale, bensì è un progetto di responsabilità e di modernità che gioverà a tutto il Paese”. L’autonomia, ricorda il governatore, “è la Costituzione, come riportato dallo stesso Luigi Einaudi nel 1948, quando disse: ad ognuno dovremo dare l’autonomia che gli spetta. È questo l’alveo all’interno del quale dobbiamo muoverci”.

Intanto, Raffaele Fitto interviene alla Camere per le comunicazioni sulla revisione complessiva degli investimenti del Pnrr. “Venerdì la Commissione Ue – afferma – ha dato il via libera alle proposte che il Governo ha messo in campo sia relativamente all’approvazione della terza rata con modifiche che alla quarta. È stato un lavoro molto complesso e articolato” su cui c’è stato un “apprezzamento pubblico da parte di molti esponenti Ue. Il coordinamento e il confronto costante con l’Ue sta producendo dei risultati positivi”. Poi arriva la stoccata: “Non considero positiva la costruzione di una polemica su questi obiettivi”. “Abbiamo ascoltato per giorni, e di questo sono dispiaciuto e deluso, della responsabilità di questo Governo sul fronte degli asili nido. Questo è surreale”, sottolinea Fitto. “Noi nell’ambito degli asili nido abbiamo lavorato per individuare soluzioni e modificare gli obiettivi intermedi e abbiamo individuato 900 milioni aggiuntivi per un nuovo bando che dà una risposta su questa direzione. Altro che tagli”. Si sta avviando “una fase che completerà il suo iter entro il 2023 e ci consentirà di ricevere 35 miliardi, che è l’intera somma prevista”, spiega il ministro riferendosi alle risorse complessive della terza e quarta rata.

“Gli interventi previsti all’interno del Pnrr vanno avanti regolarmente. Non c’è nessuna interruzione rispetto a tutto ciò che è previsto”, aggiunge Fitto. “Le nuove misure individuate non saranno oggetto di definanziamento, andranno avanti regolarmente”: il Governo sta “garantendo il finanziamento per tutti gli interventi, perché gli interventi restano garantiti. Lo dico ai sindaci, a chi ha immaginato scenari catastrofici. Saranno oggetto di un confronto con l’Ue”. “Sul tema dell’evasione fiscale nell’ambito del Pnrr ci sono una serie di misure per incoraggiare l’adempimento degli obblighi fiscali e tra le prossime scadenze vi sono dei target definiti in termine di risultato”, afferma Fitto. “Il contrasto all’evasione fiscale rappresenta un’assoluta priorità dell’azione del nostro Governo”, conclude.

Aggiornato il 01 agosto 2023 alle ore 14:27