Pubblica amministrazione, Zangrillo: “Già centomila assunzioni in sei mesi”

Paolo Zangrillo un’inversione di tendenza. “Il blocco del turn over per la spending review ha determinato una contrazione di 300mila dipendenti pubblici e un innalzamento dell’età media da 43 a 50 anni”. Lo sostiene il ministro della Pubblica amministrazione al Sole 24 Ore. “Nel rapporto residenti-dipendenti siamo in ritardo sul resto d’Europa, ma nella logica di far accadere le cose stiamo già rispondendo. I piani di reclutamento dal 2023 al 2027 prevedono una media di 160mila ingressi l’anno”, rivela il ministro. Lo “sfidante obiettivo” per il 2023 è di “170mila ingressi”. “Sono fiducioso – commenta Zangrillo – avendo realizzato alla fine del mese di giugno più di centomila ingressi”. Sul contratto dei medici – aggiunge Zangrillo – “questo governo sta producendo uno sforzo straordinario per concludere la tornata contrattuale 2019-2021”. In vista della manovra, il ministro sottolinea che “il salario è fondamentale per contribuire a un modello di gestione delle persone che sviluppi motivazione e senso di appartenenza”. La sua priorità è dunque “lavorare affinché la prossima” Legge di Bilancio “contenga i fondi per avviare il percorso” relativo ai rinnovi contrattuali. “Sull’una tantum dell’1,5 per cento – rivela l’esponente dell’esecutivo – sto lavorando con il ministro Giancarlo Giorgetti per trovare in manovra una soluzione che garantisca equilibrio tra la salvaguardia dei conti e la necessità di rinnovare i contratti”. Per “rendere attrattiva la nostra organizzazione”, sostiene, bisogna abbandonare “la narrazione del posto fisso”, e lo si fa “garantendo formazione, opportunità di crescita professionale e merito a tutti coloro che guardano alla Pubblica amministrazione come opportunità di impiego”.

Aggiornato il 27 luglio 2023 alle ore 17:39