Firmato il contratto della scuola

“Un primo passo significativo, che va nella direzione di una maggiore valorizzazione del personale della scuola, e non era affatto scontato”.

Queste le parole, al Messaggero, del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che commenta la sottoscrizione del contratto della scuola. Aumenti fino a 190 euro, introduzione del lavoro agile e certificazione dei docenti tutor. Questi i punti principali. Tra l’altro, viene riconosciuta al personale precario docente e Ata una maggiore tutela, consentendo la fruizione di tre giorni remunerati di permesso per motivi personali o familiari. A ciò si aggiunge pure l’incremento del 10 per cento delle retribuzioni delle ore aggiuntive per i docenti.

Nel frattempo, Valditara insiste: “Per il futuro credo sia importante separare il contratto della scuola da quello dell’Università e della ricerca: sono ambiti diversi tra loro”. Poi c’è il passaggio sul tutor e l’orientatore: “L’esperimento ha avuto un grande successo. Hanno aderito il 99,8 per cento degli istituti. Ora queste due nuove funzioni entrano stabilmente nel sistema scolastico italiano. Gradualmente – insiste – lo potremo estendere anche alle scuole medie”.

Valditara, a seguire, pone l’accento sulle aggressioni agli insegnanti: “In questo anno scolastico, da settembre a maggio, si sono registrati circa cinque episodi ogni mese. Ci sono già dieci insegnanti che hanno chiesto di essere difesi dall’Avvocatura. Nei casi più gravi, lo Stato è pronto anche a costituirsi come parte civile”.

L’ultimo aspetto riguarda i risultati emersi dai test Invalsi: “Ritengo moralmente inaccettabile che l’Italia sia spaccata in due. L’Agenda Sud è una vera rivoluzione, che abbiamo avviato in via sperimentale: ora partiamo con 240 scuole, che è comunque un numero rilevante; se funziona poi gradualmente lo estenderemo”.

Aggiornato il 15 luglio 2023 alle ore 13:07