A Roma lo “Spaventamonnezza” contro l’emergenza rifiuti

A Roma divampa la protesta sul caos rifiuti. E c’è chi la butta sulla goliardia, anche se c’è poco da ridere. Stamani, in via di Valle Aurelia, zona Valle Aurelia a ridosso della Valle dell’Inferno, spunta lo “Spaventamonnezza”, che troneggia sui sacchetti dei rifiuti che campeggiano in strada, all’esterno dei cassonetti. Un messaggio chiaro, di esasperazione ma che – allo stesso tempo – chiede un cambio di passo. Quel cambio di passo che il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, vuole da Ama.

Il primo cittadino, infatti, dalla municipalizzata si aspetta dei mutamenti profondi. Un cambio di marcia inevitabile che possa portare a superare le criticità. In tal senso, è atteso il Consiglio d’amministrazione dell’azienda della Città eterna che si occupa dell’immondizia. E tra i corridoi spunta il nome di Alessandro Filippi come prossimo direttore generale. Filippi, al momento, è un manager di Acea. Ma conosce via Calderon de la Barca, dove già è stato direttore generale tra il 2014 al 2016. Insomma, la chiave di volta potrebbe essere quella della scelta di un profilo dove l’esperienza possa dare quel tocco in più. Sembra ormai ai titoli di coda l’era del dg Andrea Bossola. E infatti così è stato. Questa la nota diramata: “Il Consiglio di Amministrazione di Ama si è riunito oggi e, di concerto con l’azionista Roma Capitale, ha deliberato di incaricare per lo svolgimento delle funzioni di direttore generale l’ingegnere Alessandro Filippi. Il Cda di Ama ha ringraziato per il lavoro svolto il direttore generale uscente, Andrea Bossola. Alessandro Filippi, manager romano di 53 anni, ha già ricoperto il ruolo di direttore generale di Ama da dicembre 2014 a febbraio 2016, apportando radicali cambiamenti su tutti i piani gestionali societari. Tornato in Acea, Filippi rivestiva attualmente le funzioni di responsabile Area industriale ingegneria e servizi e presidente Acea Elabori. Su proposta del nuovo dg, il Cda ha anche approvato una nuova macrostruttura”.

E ancora: “A nome del Cda – dichiara il presidente di Ama Daniele Pace – desidero augurare buon lavoro all’ingegner Filippi, manager di comprovato valore che sono sicuro saprà imprimere la giusta accelerazione per rispondere in maniera soddisfacente alle esigenze dei cittadini. Con l’occasione, ringrazio Andrea Bossola per l’impegno e la professionalità messi a disposizione della città”.

Gualtieri, nel frattempo, intervenuto alla Festa dell’Unità, parla dell’attuale crisi, ritenuta l’effetto “delle scelte sbagliate della scorsa consiliatura. È stato bloccato l’acquisto dei grandi mezzi, perché si è pensato che una grande città come Roma si potesse gestire solamente col porta a porta e i mezzi piccoli. Non hanno comprato i grandi, non ci sono. Una sola gara e il Tar l’ha annullata. Ora siamo sulla strada giusta. Non abbiamo apprezzato alcune lentezze e inefficienze nella gestione, quindi chiediamo all'azienda un cambio di passo”.

Insomma, è colpa di un altro. Come spesso capita di sentire in questo Paese. Parallelamente, i cittadini guardano alla sostanza. E ne hanno le scatole piene. Mentre Fratelli d’Italia, come sostenuto dal capogruppo Giovanni Quarzo, rilancia: “Si vuole cambiare il dg, sempre tramite una società esterna di tagliatori di teste. Ma anche se scegliamo Mandrake, se l’organizzazione e la pianificazione della raccolta non vengono fatte in modo adeguato, la situazione non si risolve”. Anche Federico Rocca, consigliere capitolino di FdI, insiste sul fatto che “non ci sono mezzi. Non c’è personale. C’è una emergenza sanitaria. L’Ama di zona è scomparsa. E anche il porta a porta è saltato”. Dai piani alti viene indicata una situazione in miglioramento, anche se i punti neri non mancano. E vanno dalle zone del Municipio XI e del XII, passando per il IX e il XIV. Bene ma non benissimo.

Aggiornato il 14 luglio 2023 alle ore 17:36