Verso un nuovo Codice della strada

Il Consiglio dei ministri nel pomeriggio di ieri ha approvato il disegno di legge sulla sicurezza stradale presentato dal ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, dando così il via libera alla riforma del Codice della strada. Un provvedimento su cui l’attuale Governo lavora da mesi e che altro non è che il frutto del lungo confronto avuto con le principali associazioni, enti ed esperti che si occupano di sicurezza stradale.

Nella nota del ministro Matteo Salvini il disegno di legge viene definito “un progetto ambizioso che consta di più azioni: interviene su sanzioni, prevenzione ed educazione stradale, ma anche su ztl, autovelox e segnaletica.

Con l’approvato disegno di legge, infatti, si mira ad una vera e propria razionalizzazione della materia anche alla luce del nuovo contesto sociale in cui viviamo e all’aumento del tasso di incidentalità stradale registratosi in Italia negli ultimi anni. Ad essere oggetto di intervento sono gli ambiti maggiormente critici, tali da richiedere un intervento legislativo netto in un’ottica di effettivo miglioramento della sicurezza stradale.

In particolare, il disegno di legge:

1) rafforza e inasprisce le misure di contrasto alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe attraverso la previsione del divieto assoluto di assumere alcolici per i conducenti già condannati per reati specifici e l’installazione obbligatoria – per costoro – del cosiddetto “alcolock” dispositivo che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero, già utilizzato in molti Paesi europei. Ad essere punito è, inoltre, chi, a prescindere dallo stato di alterazione psico-fisica, si pone alla guida dopo aver assunto droghe. In tali casi è previsto il ritiro immediato della patente e il divieto di conseguire il titolo di guida per tre anni. Per i minori sopresi senza patente e sotto l’effetto di droga è invece previsto il divieto assoluto di conseguire la patente fino al compimento dei 24 anni;

2) punisce severamente l’utilizzo del cellulare durante la guida con la decurtazione dei punti dalla patente e la sua sospensione. Stessa sanzione è prevista nei casi di circolazione contromano, di sorpasso azzardato e di mancato utilizzo dei sistemi di sicurezza dei bambini. La sospensione della patente va da 7 a 15 giorni a seconda del numero di punti posseduti al momento dell’accertamento ed è raddoppiata in caso di incidente;

3) prevede per i neopatentati il divieto di mettersi alla guida di veicoli di grossa cilindrata prima dei tre anni dal momento del conseguimento della patente;

4) modifica i limiti di velocità tenendo conto dei tratti stradali più sicuri e mira ad introdurre una la disciplina più chiara in materia di autovelox;

5) introduce nuove norme sui monopattini, con l’obbligo di casco, targa e assicurazione e consentendo la circolazione dei monopattini in sharing solo in determinate aree consentite. Vengono inoltre introdotti il divieto assoluto di circolazione contromano, il divieto di sosta selvaggia e sui marciapiedi, nonché sanzioni per mancanza di frecce, freni;

6) prevede nuove norme sulla disciplina delle zone a traffico limitato al fine di sancire lo stop a eccessive limitazioni e attribuendo ai sindaci il compito di proporre soluzione ragionevoli che tutelino contemporaneamente l’ambiente, la libertà di circolazione e le esigenze lavorative.

7) introduce un potenziamento dell’educazione stradale attraverso corsi extracurricolari facoltativi, organizzati sia nelle scuole superiori statali che in quelle paritarie, con un premio finale per gli studenti che li frequentano di 2 punti aggiuntivi all’atto del conseguimento della patente.

Le importanti novità introdotte con il disegno di legge sono ora sottoposte alla valutazione del Parlamento il cui iter legislativo per la sua conversione in legge dovrebbe trovare termine entro l’autunno, così da avere a breve a regime un nuovo sistema sanzionatorio equo ed efficace per la sicurezza delle nostre strade.

Aggiornato il 28 giugno 2023 alle ore 12:41