Confedilizia: fermare normativa sulle Case green

“Le previsioni del Notariato circa un forte calo delle compravendite immobiliari per il 2023 (addirittura -17 per cento per le prime case) sono da prendere in seria considerazione”.

Questo quanto spiegato in una nota da Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, che ha chiesto al Governo di intervenire contro la direttiva Ue sull’efficientamento degli immobili. Per l’associazione, le previsioni dei notai “risentono solo in parte di un elemento che, se confermato, porterebbe a un’ulteriore riduzione del numero di transazioni e a un crollo generalizzato del valore degli immobili”.

Non solo: “Ci riferiamo alla proposta di direttiva europea sugli obblighi di efficientamento energetico degli immobili (cosiddetta direttiva Case green), che sta già oggi, col solo effetto annuncio, determinando due effetti: rallentamento del mercato e spinta al ribasso dei prezzi. Facciamo un ennesimo appello al Governo: operi in sede Ue affinché, come richiesto dal Parlamento, questa normativa insensata e pericolosa venga bloccata. Non emendata: bloccata”.

Come riportato in un comunicato dal Consiglio nazionale del Notariato, “data la disponibilità della serie storica dei dati statistici notarili dal 2017 al 2022, sono state fatte stime tendenziali sull’andamento del mercato immobiliare nel 2023. Sono previsioni – è spiegato – basate su analisi e modelli matematici di dati che potrebbero non tenere conto di incertezze e variazioni impreviste, fornendo indicazioni e andamenti di sviluppo nelle aree di interesse; nello specifico ci si è posti l’obiettivo di misurare il trend nelle transazioni di compravendite di beni immobili e sui mutui erogati”.

Per il 2023, “sulla base dello studio statistico a cura del Consiglio nazionale del Notariato, ci si aspetta un calo del mercato del 10,7 per cento rispetto al 2022. La riduzione è generalizzata su prime e seconde case, sia da acquisto tra privati sia da impresa ma i dati nello specifico evidenziano importanti differenze”.

“Il mercato a subire la più forte riduzione è quello delle compravendite di prime case. Per il 2023 si immagina una riduzione del 17,1 per cento per l’acquisto di prime case tra privati e del 16,1 per cento di acquisto di prime case da impresa. Gli acquisti di seconde case, pur se in calo, dovrebbero attestarsi rispettivamente a un -2,5 per cento di acquisti di seconde case tra privati e a un -7,7 per cento di seconde case acquistate da impresa”.

In merito ai mutui, “con tasso di rifinanziamento della Bce nell’Eurozona e stime previsionali degli operatori di mercato, fino a qualche giorno fa per il 2023, che porteranno al 4 per cento il tasso da giugno a dicembre si prospetta un calo del numero dei finanziamenti del 10,1 per cento. Dalle proiezioni sul 2023 l’unica fascia di età che potrà avere un dato positivo della concessione dei finanziamenti è quella 18-35 con un +9 per cento. Tutte le altre fasce di età subiranno un forte calo con un picco negativo del 44,7 per cento per la fascia 66-75. Il mercato delle surroghe, infine, subirà un calo del 49,5 per cento rispetto al 2022”.

Aggiornato il 19 giugno 2023 alle ore 17:21