Europee, un programma comune della coalizione di centrodestra

Nel panorama politico italiano e in quello dell’attuale governance dell’Unione europea, una forza politica moderata di centrodestra, parte integrante e sostanziale del gruppo dei popolari europei, è indispensabile per la formazione di qualsiasi governo. Nelle democrazie occidentali è una costante. Le componenti moderate dell’elettorato sono determinanti per la vittoria elettorale e per la conseguente formazione degli esecutivi. Evidenza statistica, confermata alle Politiche del 25 settembre 2022, dove i voti di Forza Italia sono risultati determinanti per la vittoria netta del centrodestra, sia alla Camera che al Senato. La scomparsa dell’inventore del centrodestra di governo porterà sicuramente alcuni scossoni nell’area centrista subito dopo le Europee che si terranno nella primavera del 2024. Ma non sono così sicuro che Forza Italia, dopo la dipartita del suo fondatore, sarà inglobata da parte degli attuali alleati. Anche perché fa parte del gruppo del Partito popolare europeo. Tuttavia, i risultati che saranno conseguiti dagli azzurri, nel post Berlusconi, saranno dirimenti per il consolidamento ulteriore della collauda alleanza di governo. Politiche liberali, liberiste e libertarie possono convivere in un contenitore politico in grado di aggregare le diverse anime dell’elettorato: cattolico, liberale e laico. Molti opinionisti “interessati” auspicano un liberi tutti in Forza Italia, funzionale a minare un esecutivo che punta a governare per tutta la legislatura.

Leader politici come Giorgia Meloni e Matteo Salvini devono resistere alla tentazione di fagocitare il partito fondato dal Cavaliere. Un partito che ha reso possibile che il centrodestra unito governasse il Paese. Rendere ancora più salda l’alleanza politica è nell’interesse di tutta la coalizione. Nei momenti di massima forza degli azzurri e della popolarità di Silvio Berlusconi, il comportamento del leader fondatore, sempre generoso, nei fatti è stato quello di sostenere sempre e comunque gli alleati anzichè cercare di rosicchiare qualche consenso per il suo partito. In politica i voti si “pesano non si contano”! Una forza politica che migliora la performance elettorale, senza che i propri voti siano determinati per governare, consegue una vittoria di Pirro. La legge elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo è proporzionale, con soglia di sbarramento del 4 per cento. Pertanto, alle elezioni europee del 2024 i partiti della coalizione di governo, a causa della legge elettorale, si dovranno necessariamente presentare separatamente. Ogni partito cercherà legittimamente di eleggere il maggior numero di propri rappresentanti.

I leader dell’alleanza che governa l’Italia devono avere la consapevolezza che molte scelte dell’esecutivo del Belpaese, in tema economico e fiscale, saranno influenzate dal prossimo Consiglio d’Europa. Un accordo politico di programma tra gli alleati di centrodestra, anche per le elezioni europee, potrebbe determinare un maggiore peso politico dell’Italia nella futura governance del Vecchio Continente. Un programma europeo condiviso tra gli alleati rafforzerebbe la capacità di negoziazione dell’Italia in Europa. Una prerogativa fondamentale per tutelare al meglio gli interessi nazionali. Un governo forte in Italia e una solida rappresentanza politica unitaria in Europa permetterebbero al nostro Paese di concorrere da protagonista alle future scelte politiche, che da tanti anni sono decise dalla diarchia franco-tedesca.

Aggiornato il 15 giugno 2023 alle ore 11:28