Rifiuti a Roma, Gualtieri (ora) si scusa

Meglio tardi che mai. Anche se per adesso l’insuccesso è davanti agli occhi dei cittadini. Basta guardare le segnalazioni che, puntualmente, riempiono le pagine dei social. I rifiuti fuori dai cassonetti appaiono in varie zone della Capitale: Torrevecchia, Prati, Parioli, Eur per citare alcuni quartieri. Una situazione critica, in merito alla quale il sindaco, Roberto Gualtieri, chiede scusa. E lo fa direttamente negli studi di Mezz’ora in più. La fascia tricolore capitolina, allo stesso tempo, parla di una “gestione” dell’immondizia che è “in costante miglioramento”. La strada, prosegue, è “quella giusta”. E promette che l’annosa questione verrà risolta “entro la fine del mio mandato, spero già con il Giubileo”.

La Grande Bellezza, però, non c’è. Lo dicono i residenti e se ne accorgono i turisti. La raccolta è in affanno. Gualtieri, sul tema, indica: “C’è stata in alcune zone della città, e me ne scuso, una situazione critica perché, per esempio, l’azienda Ama ha scoperto delle irregolarità nel modo in cui si esternalizzava la manutenzione dei mezzi: si pagava troppo per fare cose che si potevano fare internamente. Quindi, l’azienda ha cambiato il processo, ha anche licenziato chi era responsabile di queste irregolarità”.

Qualche ora dopo, a Radio 24, Roberto Gualtieri torna sull’argomento. E la sensazione è che voglia correggere il tiro: “Ho detto che ci dispiaceva che in alcune zone per qualche giorno ci siano stati dei problemi, che ormai sono quasi tutti superati. Sui giornali hanno un po’ ingigantito l’episodio: è sempre corretto scusarsi, quando le cose non vanno al meglio, ma vorrei tranquillizzare che non siamo di fronte ad alcuna emergenza rifiuti. Stiamo in un processo di miglioramento e trasformazione del sistema di raccolta che, quando affronta dei nodi, può determinare dei contraccolpi”. Parole, queste, utilizzate per illustrare la tematica del cambio dell’iter per la manutenzione dei mezzi: “Questo ha determinato delle criticità che sono state quasi tutte superate. Me ne segnalano ancora due o tre, quindi io penso che in poche ore o pochi giorni la situazione tornerà al trend di miglioramento. Poi il nostro obiettivo è di una città molto più pulita, ottimale, sicuramente entro fine mandato ma già al Giubileo vedremo un miglioramento profondo. Ogni tanto può capitare che in alcune zone qualcosa non funzioni, e questo finché tutti i processi di modernizzazione dell’Azienda non si concluderanno”.

Nessuna emergenza, insomma. Però c’è da stare attenti. Pier Luigi Bartoletti, vicesegretario nazionale vicario e segretario provinciale di Roma della Fimmg, Federazione italiana medici di famiglia, nei giorni scorsi viene interpellato dall’Adnkronos. E sostiene come i rifiuti accumulati fuori dai cassonetti non rappresentino “niente di nuovo sotto il cielo di Roma, è un déjà vu a cui, purtroppo ci stiamo abituando e non dovrebbe essere così. E a questa si aggiunge anche la questione dell’erba alta nelle aree verdi che, con il caldo, si seccherà e diventerà un pericolo per il rischio incendi. Direi che tra rifiuti e decoro urbano Roma non ha è bel biglietto da visita per il Giubileo. È meglio una città pulita che sporca. L’umido non raccolto è un ricettacolo per insetti soprattutto per le zanzare che sono vettori di malattie. Ma attirano anche gabbiani e cinghiali, problema ancora presente in tante aree. C’è tempo per rimediare, spero si faccia il prima possibile”.

Insomma, come se ne esce? Intanto Daniele Pace, presidente di Ama, la municipalizzata dei rifiuti, in un’intervista al Corriere della Sera nota: “I camion sono sempre più vecchi e può succedere che si rompano, ma i problemi non dipendono soltanto dal mancato rinnovamento del parco mezzi… Abbiamo scoperto che alcune ditte alle quali erano stati affidati gli interventi di manutenzione fatturavano i lavori a prezzi gonfiati o, addirittura, non riparavano nulla: le abbiamo fatte fuori”. Non solo: “La situazione attuale non è minimamente paragonabile ad altre crisi del passato. Abbiamo riscontrato problemi nel IX Municipio, all’Eur, perché si è rotta una macchina madre… ma siamo intervenuti… ci sarà ancora qualche giorno delicato, ma stiamo risolvendo le criticità”.

Insomma, non resta che aspettare. Anche se chi visse sperando…

(*) Foto Facebook Circolo Legambiente Agro Romano Meridionale

Aggiornato il 12 giugno 2023 alle ore 16:05