Meloni: “Sui migranti in Europa c’è un cambio di priorità”

Giorgia Meloni rilascia un’intervista, a tutto campo, a Bruno Vespa. “Il taglio strutturale del cuneo fiscale dipende dalle entrate”. Lo sostiene la presidente del Consiglio nel dialogo con il giornalista nell’ambito dell’evento Forum in masseria, a Manduria. La leader di Fratelli d’Italia cita il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, spiegando come quest’ultimo abbia dimostrato che “in Europa c’è un cambio di priorità” sui flussi migratori. “Stiamo facendo molti passi avanti su questo fenomeno, non solo con il cancelliere Scholz”. Dal Mes al Pnrr fino ad arrivare all’Ucraina. Nel dialogo tra il giornalista e il premier i temi toccati sono stati numerosi: dalla questione economica alla sicurezza pubblica, dai femminicidi alla politica. “So che questa preoccupazione” della segretaria Pd Elly Schlein “è reale, ma la voglio tranquillizzare. Perché il centrodestra da sempre difende la libertà. La libertà delle famiglie, delle imprese”, ha sottolineato Meloni rispondendo a una domanda sulla preoccupazione dell’autoritarsmo in Italia da parte del principale partito d’opposizione. “Ricordo che l’Italia è la patria del diritto, non dobbiamo per forza copiare un modello, possiamo trovarne uno nostro”. Questa invece la puntualizzazione della presidente sulla futura riforma costituzionale.

“La riforma costituzionale è la più grande riforma economica che si può fare per questa nazione. Quindi io confido che chiunque possa dare una mano. È una sfida di modernizzazione”. Meloni ha trattato anche alcune tematiche relative alla sfera occupazionale. “Noi lavoriamo per favorire il lavoro, quindi se si tratta di rivedere l’Ires, bisogna dire che noi la abbassiamo ma se si investe in forza lavoro. Bisogna insomma favorire le aziende che hanno un’alta densità di mano d’opera”. Inevitabile toccare anche la questione, sempre aperta, del Mes. “Il Mes è uno stigma, uno strumento che rischia di bloccare le risorse che invece potrebbero essere utilizzate. Non è forse questo il dibattito da aprire?”. Meloni ha voluto ancora una volta riaffermare la posizione dell’Italia nel conflitto in corso.

“Sostenendo l’Ucraina non solo sosteniamo il diritto di una nazione a essere libera, sovrana, difendiamo anche noi stessi”. Per poi tracciare uno scenario di preoccupazione nel caso l’ago della bilancia si spostasse verso Mosca. Un pensiero anche per l’ennesimo caso di femminicidio in Italia. “Quella di Giulia Tramontano è una vicenda che mi ha lasciato senza fiato. Ho chiamato la madre di Giulia, da madre”. “Quando accadono queste cose la prima cosa che faccio è sempre pensare alla mamma”, ha aggiunto Meloni. Questo episodio “mi ha scioccato per la storia del bambino che aveva in grembo”, ha concluso.

Aggiornato il 09 giugno 2023 alle ore 13:34