“Accesso solo ai ricchi”: tutti i flash mob (anti Ztl Fascia Verde) portano a Roma

Annunciazione, annunciazione. Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, fa sapere che entro breve sarà resa nota la rimodulazione della Ztl Fascia Verde che, da settimane, sta creando un vespaio, per usare un eufemismo. Il primo cittadino, intervenuto al Forum Pa, sostiene che questa revisione sarà sottoposta alla Regione, con l’obiettivo di tenere la Capitale “sotto i limiti di legge di pm10 e No2, che sono un obbligo: dobbiamo agire subito, non è una questione di discrezionalità politica”. Poi aggiunge: “Pensiamo a meccanismi di deroga, di chilometraggio, per non bloccare completamente la circolazione delle auto ma mettendo limiti, come fanno a Milano. Un piano equilibrato, che ridurrà l’inquinamento e non scaricherà un peso troppo forte su chi non può permettersi di sostenerlo”.

Non sarà un’inversione a “U”, ma certamente Gualtieri e i suoi stanno cercando di mettere una pezza a un provvedimento che, edulcorando il concetto, non incontra il consenso della popolazione. Le proteste, trasversali, non sono mancate. Tanti le rimostranze sui social e non, come accaduto il 10 maggio in piazza del Campidoglio, con l’azione sul campo del popolo anti Ztl corredato da striscioni più vari, come “smettetela di sperperare i nostri soldi”, “Pd-Partito dei ricchi”, “No al delirio eco-chic di Gualtieri, sì ai mezzi pubblici efficienti e sicuri”, “Gualtieri non puoi ghettizzare i romani”. Senza dimenticare la petizione on-line di Fabrizio Santori, capogruppo capitolino della Lega, che viaggia oltre le 90mila firme raccolte.

Il tema, quindi, resta vivo. E c’è chi esprime il proprio dissenso, con i cartelli dei varchi imbrattati con le bombolette spray. Federico Rocca, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ammette: “In pochi giorni leggiamo dichiarazioni di Gualtieri e non solo che vanno in direzione di ciò che dicevamo noi. Significa che ciò che evidenziavamo aveva un fondamento. Così come è posta, la Ztl Fascia Verde rappresenta un provvedimento vessatorio, che incide direttamente sui cittadini, soprattutto perché non viene offerta un’alternativa, a iniziare dal trasporto pubblico. In più, sarebbero necessari interventi come l’efficientamento della flotta mezzi, i parcheggi di scambio, le piattaforme logistiche. Attendiamo di vedere le modifiche”. Non solo: “Nei quartieri romani la protesta si è allargata in maniera spontanea e trasversale. Cosa può succedere ora? Il blocco potrebbe riguardare fino agli Euro 2 – ipotizza Rocca – allo stesso tempo l’Amministrazione potrebbe attuare iniziative compensative, come più domeniche ecologiche, per esempio. Resta il fatto che quanto avevano in mente era figlio di una scelta politica, calata però sulle spalle però dei cittadini”.

In attesa della piega degli eventi, la piaga della Ztl Fascia Verde finisce al centro di flash mob dove il protagonista è un cartonato che ritrae il sindaco, davanti ad alcuni varchi (all’altezza di corso Francia e sulla Palmiro Togliatti), con tanto di messaggio “accesso solo ai ricchi”. Un’iniziativa che Stefano Erbaggi, consigliere comunale di FdI, la sintetizza così: “Finalmente si vede Gualtieri per le strade della Capitale, abbiamo portato la sua sagoma in giro per la città. In fondo, non c’è differenza tra i suoi occhi e quelli di cartone. Ancora non ci si rende conto di quanto sia scellerato questo provvedimento e quanto rischia di metterci in ginocchio”. Lo stesso Erbaggi, all’Opinione, confessa: “A Centocelle ho notato una strada che sarà sì e no cento metri, all’evidenza privata, ma con il divieto di accesso. Incredibile. Addirittura, una signora che vive nella zona Nord della città mi ha detto salvateci. Qualche giorno fa, parlavo con una consigliera capitolina, non della mia stessa parte politica, che è di Tor Bella Monaca. Le ho domandato ma tu non ha problemi se passa la Ztl? Mi ha risposto lascia perdere”.

La sagoma di cartone di Roberto Gualtieri fa tappa oggi davanti al Campidoglio “ma non ci hanno fatto entrare – chiosa Erbaggi – comunque, al netto di tutto, questo provvedimento è inapplicabile. Ci sono più disagi a fronte dei possibili benefici. Il problema non è fermare, il discorso va affrontato in maniera seria, non come se fosse un giochino. Sull’abbattere l’inquinamento atmosferico, dopotutto, siamo tutti d’accordo”.

ZTL FASCIA VERDE

Il punto della discordia inizia nel momento cui, lo scorso novembre, la giunta Gualtieri dà il via al progetto antinquinamento per Roma, bloccando i veicoli diesel euro 3 nella Fascia Verde, per poi allargare i divieti da novembre di quest’anno. Ad aprile comincia l’installazione dei varchi con le telecamere. Da novembre del 2023, quindi, la Fascia Verde è out per auto vecchie e inquinanti. E il divieto riguarderebbe pure i residenti della zona.

Secondo quanto indicato in prima battuta dal Comune, i varchi saranno attivi dal prossimo ottobre: dopo un mese di assestamento, da novembre partiranno le sanzioni per chi metterà piede nella Fascia Verde con veicoli a gasolio euro 4 nella fascia oraria 7,30-20,30, ai veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio euro 4 nella fascia oraria 7,30-10,30/16.30-20.30 e ai ciclomotori e motoveicoli alimentati a gasolio euro 3. Dal primo novembre 2024, è vietato l’ingresso in fascia verde, esclusa la domenica, pure ai veicoli a benzina euro 3 e ai diesel euro 5 nella fascia oraria 7,30-20,30, mentre i veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio euro 5 nella fascia oraria 7,30-10,30/16,30-20,30.

Aggiornato il 18 maggio 2023 alle ore 19:34