Rdc, Calderone: “Modifiche non riducono platea dei beneficiari”

Secondo Marina Calderone, “l’obiettivo è non escludere nessuno dalle iniziative dello Stato”. La ministra del Lavoro, intervistata dal Corriere della Sera, sostiene che le “modifiche al Reddito di cittadinanza non riducono la platea dei beneficiari, tutt’altro. Si tratta di interventi frutto di una visione globale, quindi vanno valutati tutti assieme quando saranno ufficiali. L’obiettivo è non escludere nessuno dalle iniziative dello Stato, che devono però mirare non all’assistenza fine a sé stessa, ma a far lavorare il maggior numero possibile di persone”. Per Calderone, “l’errore in passato è stato quello di volere gestire con la stessa misura politiche passive e attive. Anzi – afferma ancora la ministra – pensiamo di ampliare la platea dei nuclei familiari in condizioni di fragilità, come ad esempio chi ha in famiglia malati molto gravi. E sul fronte politiche attive stiamo creando le condizioni affinché i disoccupati trovino occupazione nei posti di lavoro che in Italia ci sono”. Su una possibile riforma del sistema pensionistico “la sostenibilità è un tema centrale e richiede attente valutazioni sulle risorse da impiegare e sui percorsi da attivare. A questo proposito, per la valutazione dell’incidenza della spesa previdenziale e assistenziale, abbiamo ricostituito l’Osservatorio per la spesa previdenziale”, mentre “la legge sull’equo compenso è un primo passo verso tutele più ampie per i lavoratori autonomi. Potrà essere migliorata, anche grazie ai tavoli di confronto con gli organismi di rappresentanza delle professioni che ho avviato appena insediatami”.

Secondo Francesco Lollobrigida, “chi può lavorare deve essere messo nelle condizioni di farlo tenendo presente che ogni lavoro è più degno rispetto al percepire il sussidio. Si può lavorare benissimo in agricoltura che ormai è un’eccellenza avanzata fatta di imprenditori validi”. Per il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, “la crescita si può perseguire in modi diversi: vendere i beni di famiglia, gli asset strategici erogando bonus e indebitandosi per avere consenso come hanno fatto gli altri. Poi c’è quello che vogliamo fare noi, ossia investire per far crescere la nazione. Anche per questo ci siamo detti contrari al Reddito di cittadinanza”.

Aggiornato il 18 aprile 2023 alle ore 17:44