Fdi, Crosetto: “Il futuro del partito è occupare anche il centro”

Prove di egemonia politica di Fratelli d’Italia. “Con Lega e Forza Italia – sottolinea Guido Crosetto – potremmo fare un grande partito conservatore”. Il ministro della Difesa, in un’intervista al Corriere della Sera parla da ideologo e ipotizza il partito unico del centrodestra. Un nuovo Pdl? “Fratelli d’Italia – rimarca – deve occupare, dimostrandosi sempre più aperto e inclusivo, anche il centro”. È la traiettoria tracciata da Crosetto. Secondo il ministro, il partito che ha contribuito a fondare con Giorgia Meloni “sta diventando il grande partito conservatore che avevamo in mente”. Poi lancia l’altolà alle velleità neocentriste degli ex sodali Carlo Calenda e Matteo Renzi. “Non c’è bisogno – attacca Crosetto – di un nuovo centro”. Il ministro non ha dubbi sulla prospettiva politica dei moderati al governo: “Questa maggioranza tutta intera”, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, “potrebbe diventare un grande partito conservatore”, afferma. Ecco perché non si vede come leader di un partito di centro. “La sola cosa a cui penso di più ogni giorno – rivela – è tornare ad avere una vita e fare il marito e il padre, quando avrò finito di servire il mio Paese da ministro”. Crosetto non si candiderà nemmeno alle Europee del prossimo anno.

“Non ho più l’età e l’energia per fare campagne elettorali”, dice. Il ministro non vede alcun rischio per il governo provenire dall’asse Lega e Forza Italia. “L’asse è tra Fdi, Lega e Fi”, assicura. Con Matteo Salvini ho un rapporto straordinario, umano e politico”. Mentre a Silvio Berlusconi augura “di riprendere presto le forze e tornare a essere il leone che è”. La premier nel frattempo è in Etiopia, e sul tema migranti Crosetto afferma che “i problemi dell’immigrazione non dipendono dal governo, ma dalle condizioni che si sono costruite in Africa negli ultimi decenni”. Il ministro ribadisce la sua approvazione sulle nomine delle partecipate, definendone “inattaccabili”. “C’è una donna intelligente al comando, le cui scelte – afferma – hanno rafforzato la maggioranza, le società e anche il ministro dell’Economia”. Crosetto avrebbe preferito altri candidati per Leonardo, ma smentisce litigi con Meloni. “Ero al corrente da mesi della sua idea di nominare Roberto Cingolani ad”, dice.

fare un grande partito conservatore”. Il ministro della Difesa, in un’intervista al Corriere della Sera parla da ideologo e ipotizza il partito unico del centrodestra. Un nuovo Pdl? “Fratelli d’Italia – rimarca – deve occupare, dimostrandosi sempre più aperto e inclusivo, anche il centro”. È la traiettoria tracciata da Crosetto. Secondo il ministro, il partito che ha contribuito a fondare con Giorgia Meloni “sta diventando il grande partito conservatore che avevamo in mente”. Poi lancia l’altolà alle velleità neocentriste degli ex sodali Carlo Calenda e Matteo Renzi. “Non c’è bisogno – attacca Crosetto – di un nuovo centro”. Il ministro non ha dubbi sulla prospettiva politica dei moderati al governo: “Questa maggioranza tutta intera”, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, “potrebbe diventare un grande partito conservatore”, afferma. Ecco perché non si vede come leader di un partito di centro. “La sola cosa a cui penso di più ogni giorno – rivela – è tornare ad avere una vita e fare il marito e il padre, quando avrò finito di servire il mio Paese da ministro”. Crosetto non si candiderà nemmeno alle Europee del prossimo anno.

“Non ho più l’età e l’energia per fare campagne elettorali”, dice. Il ministro non vede alcun rischio per il governo provenire dall’asse Lega e Forza Italia. “L’asse è tra Fdi, Lega e Fi”, assicura. Con Matteo Salvini ho un rapporto straordinario, umano e politico”. Mentre a Silvio Berlusconi augura “di riprendere presto le forze e tornare a essere il leone che è”. La premier nel frattempo è in Etiopia, e sul tema migranti Crosetto afferma che “i problemi dell’immigrazione non dipendono dal governo, ma dalle condizioni che si sono costruite in Africa negli ultimi decenni”. Il ministro ribadisce la sua approvazione sulle nomine delle partecipate, definendone “inattaccabili”. “C’è una donna intelligente al comando, le cui scelte – afferma – hanno rafforzato la maggioranza, le società e anche il ministro dell’Economia”. Crosetto avrebbe preferito altri candidati per Leonardo, ma smentisce litigi con Meloni. “Ero al corrente da mesi della sua idea di nominare Roberto Cingolani ad”, dice.

Aggiornato il 17 aprile 2023 alle ore 11:45