Meteore e politici di razza

Sono convinto che il cosiddetto terzo polo come aggregazione elettorale, finalizzata a superare la soglia di sbarramento prevista per le elezioni politiche, tra Azione di Carlo Calenda e Italia Viva, avrà vita breve. Si scioglierà presto prima che i sondaggi elettorali gli assegneranno intenzioni di voto da cespugli centristi della politica. Ne è consapevole quello straordinario animale politico che si chiama Matteo Renzi. Da politico navigato ha fiutato l’aria che tira e più che un passo di lato o come dice lui “raddoppio” si è collocato in stand-by diventando il direttore editoriale de Il Riformista.

La scelta di intraprendere la nuova esperienza è a mio parere funzionale a rilanciarsi politicamente dopo il non esaltante risultato della coalizione “forzata” con Azione. Carlo Calenda è a mio modesto avviso una meteora della politica. Cercherà di sfruttare il minimo consenso, che potrà ottenere con il suo partitino, necessario per garantire a se stesso e forse ai dirigenti transfughi da Forza Italia un seggio in Parlamento. La pochezza politica è stata resa plastica dalle dichiarazioni sgradevoli fatte in una trasmissione televisiva dove ha affermato che con Silvio Berlusconi si chiude la Seconda Repubblica e la stessa Forza Italia. Quale era il retro pensiero del pariolino con il presidente Berlusconi in terapia intensiva al San Raffaele di Milano?

Le elezioni regionali in Friuli-Venezia Giulia sono un chiaro indizio della perdita di appeal della lista elettorale messa in piedi da Calenda e Renzi che non è riuscita ad eleggere nessun consigliere regionale ottenendo un misero 2,72 per cento dei voti. La clamorosa sconfitta elettorale è imputabile politicamente a Carlo Calenda in quanto frontman e leader della lista elettorale. Diversa l’intelligenza politica di Renzi che, nella conferenza stampa relativa all’annuncio che avrebbe assunto per un anno l’incarico di dirigere Il Riformista, ha augurato, forse tra i primi politici avversari, l’augurio di pronta guarigione al presidente di Forza Italia.

Renzi ha compreso che il governo di centrodestra guiderà il Paese per tutta la legislatura. Si siederà sul bordo del fiume per vedere passare il cadavere di un Partito Democratico che, con la segreteria di Elly Schlein, è destinato alla marginalità dei movimenti radicali di sinistra. Renzi ne raccoglierà i cocci e ritornerà un protagonista della politica italiana. L’unico mio dubbio è se guarderà ancora sinistra o al centrodestra.

Aggiornato il 07 aprile 2023 alle ore 20:41