Migranti, Meloni: “Non cederò all’ideologia della resa”

“Il negoziato con l’Unione europea sui migranti è all’inizio e sta già dando i suoi frutti”. Lo sostiene Giorgia Meloni in un’intervista al Piccolo di Trieste ripresa dalla Stampa. La premier non ha “nessuna intenzione di cedere all’ideologia della resa che ci aveva reso succubi in Europa sui migranti, un tema cruciale per il futuro della nazione”. Alle Regionali in Friuli-Venezia Giulia “mi interessa la vittoria del centrodestra e di Massimiliano Fedriga, un ottimo presidente, perché questa Regione per noi è una parte fondamentale della nostra strategia per l’Italia”. Rispetto all’autonomia differenziata, la storia “del centralismo della destra è un refrain antico” e “la realtà è che oggi governiamo quasi tutte le Regioni e lo facciamo sempre con la bussola dell’unità nella diversità, anche a livello delle amministrazioni locali, non solo in Europa”. Per quanto riguarda i migranti, “l’emergenza del fronte Sud, quello del Mediterraneo centrale e orientale, è sotto gli occhi di chi vuol vedere, ma il nostro approccio al problema dell’immigrazione illegale è chiaro, gli ingressi clandestini in Italia sono un danno prima di tutto per chi cerca un nuovo inizio nella nostra nazione, rispettando la legge. Questa per me è la condizione essenziale, tutto il resto è una conseguenza”.

Dunque, anche il Friuli-Venezia Giulia “deve poter contare su frontiere sicure, immigrazione regolata e gestita secondo i bisogni dei territori, delle popolazioni, delle imprese. Con l’Ue sono stati fatti passi avanti impensabili”. Il governo può presentare agli elettori “i numeri della stabilità economica, risultati concreti, misurabili: la legge di Bilancio ha superato benissimo la prova dell’Unione europea e dei mercati, lo spread tra Btp e Bund è a 180 punti base, il nostro sistema bancario è affidabile”. La premier parla anche dell’Ucraina. “È per noi una speranza di pace e un’opportunità per il futuro. Quando la guerra finirà, e io mi auguro che accada presto – sottolinea – le imprese italiane saranno pronte a cogliere la sfida per far rinascere l’economia di Kiev”.

Aggiornato il 31 marzo 2023 alle ore 16:02