“Le case popolari devono essere assegnate a chi è in graduatoria, ma l’Amministrazione Pd preferisce gli abusivi e l’assessore Zevi gioca a fare il prestigiatore con i dati: dei soli 350 alloggi che sono stati assegnati in quasi un anno e mezzo, solo 140 sono andati ai cittadini iscritti alle graduatorie, e ben 210 sono finiti in mano ad ex occupanti abusivi”.
Questa la stoccata di Fabrizio Santori, consigliere capitolino della Lega, che poi è andato nello specifico: “Poco più di un centinaio di case sono state destinate agli aventi diritto, mentre la massima parte è andata a chi della legge se ne infischia. I numeri del servilismo ai centri sociali di Zevi e Gualtieri sono sotto gli occhi di tutti. Per approfondire questi dati, la Lega ha chiesto che la Procura indaghi su questi loschi intrecci tra la sinistra e i movimenti per le okkupazioni che sono diventate un serbatoio di voti imprescindibile per il Pd e company. È necessario fare chiarezza, la malafede ormai evidente del sindaco Gualtieri e della sua maggioranza non può continuare a prendersi gioco della legge e del diritto alla casa”.
“L’Amministrazione – ha proseguito – dimostri di governare secondo le regole di un Paese civile: dia una casa, presto, a chi è in regolare lista di attesa rispettando la legge e tutelando i cittadini onesti, senza sprecare risorse a ‘dialogare’ con gli occupanti abusivi”.
“Da sempre a sinistra il mood è quello di farsi dettare la linea dai movimenti per le okkupazioni – aveva detto nei giorni scorsi Santori – non possiamo dimenticare le gravi intercettazioni del vicesindaco Nieri della giunta Marino, che nel 2014 di fatto dimostrarono come il Campidoglio era in prima linea per evitare gli sgomberi degli occupanti abusivi. E poi l’attuale sindaco Gualtieri in campagna elettorale organizza eventi allo Spin Time okkupato e ora la sua maggioranza annuncia l’acquisto con i soldi dei romani di due edifici lo stesso Spin Time e il Metropoliz per poi ridarlo agli stessi movimenti che hanno invaso illegalmente spazi pubblici. È già successo con l’immobile del Porto Fluviale di qualche mese fa – ha sottolineato – altra occupazione abitativa a Ostiense acquistata con 11 milioni di euro di fondi pubblici. E poi le invasioni durante i convegni, le occupazioni delle stanze degli assessori, pressioni continue ora certificate da queste chat con Tobia Zevi che dimostrano come tutto questo sia solo la punta di un iceberg di un sistema marcio che subisce, costantemente, il ricatto dei movimenti per la casa”.
Parole, queste, pronunciate dopo aver depositato l’esposto in Procura: “Le delibere sull’aumento delle quote di riserva per chi occupa e la direttiva per dare la residenza a chi occupa fanno emergere interrogativi inquietanti, che spero possano essere analizzati in profondità dalla magistratura. Alle occupazioni e ai ricatti dei movimenti dell’estrema sinistra per la lotta alla casa sono collegate le decisioni che il Campidoglio ha già assunto, e sta assumendo in queste ore, caldeggiando l’assegnazione di alloggi agli stessi occupanti abusivi come prevede la bozza del piano casa. Molte altre assegnazioni agli occupanti – ha insistito – sono previste in tutta la Capitale. Non permetteremo ai protettori politici di 10 capetti, che guidano le occupazioni su Roma, di danneggiare l’erario e calpestare la legge, abusando della maggioranza silenziosa dei cittadini più deboli, che da decenni subiscono questi abusi aspettando all’interno delle graduatorie ufficiali una casa che non gli verrà mai data se questi metodi andranno avanti. Per tali motivi, è doveroso fare chiarezza. Vogliamo dare il nostro contributo alla verifica dei fatti, non ci possono essere zone d’ombra su l’ambiguo rapporto tra Gualtieri e i movimenti per l’abitare”.
Aggiornato il 29 marzo 2023 alle ore 15:42