Elly Schlein è chiamata a dare risposte. Sul fronte interno e su quello esterno. La sintesi è assai complicata. Quanto alle vicende interne al Partito democratico, la neosegretaria deve concedere un ruolo di primo piano (presidente o vicesegretario) allo sfidante alle primarie Stefano Bonaccini. Il presidente dell’Emilia-Romagna pare stia ragionando sul da farsi anche nell’eventualità della presidenza. Ma le carte, in vista dell’Assemblea nazionale di domenica, restano coperte. “La nostra preoccupazione non è chiedere posti ma far vivere le nostre idee dentro il Pd”, spiega Dario Nardella. Decisamente ottimista il coordinatore della mozione di Schlein, Francesco Boccia: “Elly unirà il partito e Bonaccini sarà il suo primo sostenitore”. Dall’esito della partita dipenderà il futuro del Pd. Non si può escludere una scissione ulteriore degli ex renziani rimasti nel partito: Lorenzo Guerrini, Luca Lotti e Andrea Marcucci riuniti nella corrente Base riformista.
Il fronte esterno che vede impegnata Schlein riguarda, naturalmente, le alleanze del “nuovo Pd”. Schlein prova a tenere insieme i possibili riottosi interlocutori. Da una parte, il leader del M5s Giuseppe Conte e quello di Azione Carlo Calenda. Significativa in questo senso la dichiarazione del leader pentastellato che, tra l’altro, mercoledì è atteso a Bruxelles per discutere l’ingresso dei 5 stelle nel gruppo europeo dei Verdi. Incalzato sull’incontro a Firenze tra lui e Schlein, osserva: “Incontro significativo quello con la Schlein? Guardiamo al futuro”. E il futuro, al momento, si profila come un cammino irto di ostacoli. Soprattutto alla luce dei nuovi sondaggi che parlano di un sorpasso del Pd sul M5s e in vista del voto delle Amministrative del 14-15 maggio. Con tanti temi caldi sui quali confrontarsi: dall’Ucraina, ai migranti, passando per ambiente, riconoscimento dei figli dei gay, sanità e scuola. Proprio su quest’ultima, si registra l’ultima sfida lanciata dai pentastellati al Pd. L’occasione la offre l’intervista di Carlo Cottarelli su Libero in cui l’economista dice di essere d’accordo con il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sul fatto che gli insegnanti al Nord debbano essere pagati di più di quelli del Sud.
I capigruppo M5s in commissione Istruzione di Camera e Senato Anna Laura Orrico e Luca Pirondini contestano la proposta “perché emblema di un sistema fondato scuola sulle disuguaglianze” e incalzano i Dem: “Dicano se sono d’accordo con lui o se non sia il caso di prendere le distanze dalle sue parole”. Immediata la risposta del capogruppo al Senato, Simona Malpezzi: la proposta di Valditara è “inaccettabile”, Cottarelli è eletto come indipendente e non parla a nome dei Dem. “Spiace che i 5stelle chiedano chiarimenti su questioni su cui il Pd è sempre stato chiaro”. Ma la polemica non si placa e il Movimento alza la posta. “Bene” che siano contrari a Cottarelli, ma allora sottoscrivevano la “nostra mozione a difesa della scuola pubblica”. E tutta una “corsa al rialzo” è anche con il Terzo polo. Il deputato di Articolo uno, sostenitore di Schlein, Nicola Stumpo, invita Azione e Italia viva a uscire allo scoperto: “Decidano da che parte stare”. “Se invece vogliono continuare a giocare una partita di mezzo, continueranno a essere la rete tra i due contendenti, ma non saranno mai in partita”, afferma. “Per ora nessuna alleanza” con il Pd di Schlein, ribatte Mariastella Gelmini (Az) che incalza a sua volta sugli inceneritori (“Schlein dica cosa ne pensa”). “Il volto in piazza a Firenze era quello di Maurizio Landini, Elly Schlein e Giuseppe Conte”, ricorda, e “noi siamo lontani”. “Io sono per una larga coalizione, che la si smetta di rinfacciarsi di essere fascisti e comunisti”, ribadisce invece Calenda. Ma quella delle alleanze, non è certo l’unica grana con la quale Schlein deve confrontarsi. In vista dell’assetto che si dovrà osare al nuovo Pd, resta intatto il nodo delle correnti. Articolo uno si prepara a confluire nel Pd, dice Arturo Scotto, “ma non vuol essere in alcun modo l’ennesima corrente”. Anzi.
Aggiornato il 20 marzo 2023 alle ore 13:29