Meloni vede Fuortes, al Maggio fiorentino arriva Cutaia

Fino all’approvazione del bilancio, Carlo Fuortes resterà in Rai. Ieri pomeriggio si è tenuto l’incontro tra la premier Giorgia Meloni e l’ad della tivù di Stato.

“Nel corso del colloquio – si legge in una nota di Palazzo Chigi – è stata esaminata la situazione economico-finanziaria della Rai in vista del bilancio consuntivo 2022 che verrà chiuso entro il mese di aprile 2023. Il presidente Meloni e Fuortes torneranno a incontrarsi dopo l’approvazione del bilancio Rai”.

L’attenzione del governo è rivolta, soprattutto, sui conti di Viale Mazzini. D’altro canto, si valuta la definizione di una possibile uscita per il manager o un accordo che gli consenta di restare ancora per un anno, fino a scadenza di mandato. A chiudersi definitivamente è intanto l’ipotesi Maggio musicale fiorentino, incarico per il quale il nome indicato ufficialmente è quello di Ninni Cutaia, attuale dirigente del Ministero della Cultura. Un pezzo della maggioranza, in particolare tra Fratelli d’Italia e la Lega, spinge per la sostituzione di Fuortes, nominato dal precedente governo, ma un cambio alla guida di Viale Mazzini prima di fine mandato presuppone le sue dimissioni. Tramontata l’opzione Scala, tra le ipotesi per il futuro del manager circolano il San Carlo o la guida di un grande museo. Ma se ne riparlerà a fine aprile. Intanto, mercoledì è atteso il responso dell’Agcom sul nodo delle possibili violazioni delle norme in materia di pubblicità occulta e tutela dei minori all’ultimo Festival di Sanremo, con il rischio di multe a carico della Rai. Il tema rimbalzerà poi in cda Rai il 16 marzo.

L’incontro fra la premier e l’ad non va giù all’Usigrai, che lo definisce “ben più che irrituale: è un fatto di una gravità senza precedenti che sancisce il commissariamento della Rai e la mette sotto il controllo del governo”. Intanto il Consiglio di indirizzo del Maggio musicale, riunitosi a Palazzo Vecchio e presieduto dal sindaco Dario Nardella. Ufficializza il nome di Cutaia per la guida della Fondazione, da sottoporre al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a cui spetta la nomina del successore di Alexander Pereira, dimessosi una settimana fa da sovrintendente del Maggio. Uscendo dalla riunione, Valdo Spini, membro del Consiglio di indirizzo (Cdi) del Maggio musicale fiorentino, ha spiegato che il Cdi “all’unanimità ha indicato al ministro competente il nome di Cutaia, il cui curriculum di amministratore e dirigente generale del ministero raccomandiamo per un riordino amministrativo necessario del nostro teatro”. La nota ufficiale emessa a termine del consiglio ha poi spiegato che il nome di Cutaia – 64 anni compiuti il 2 marzo, attuale direttore generale creatività contemporanea del Mic, già direttore dell’Eti e del Teatro Mercadante di Napoli – è stato scelto in una terna di candidati di cui facevano parte anche Alberto Paloscia e Marco Parri.

“Il consiglio di indirizzo – si precisa inoltre – ha ritenuto di decidere in questo senso per garantire in tempi rapidi la piena operatività del teatro”. Era stato lo stesso Nardella, nei giorni scorsi, a sottolineare di voler “far presto” per trovare una nuova guida al Maggio. Proprio la necessità di trovare una soluzione in tempi rapidi aveva portato il sindaco a prendere atto, il 2 marzo, “della dichiarazione dell’ad della Rai Carlo Fuortes, che ha confermato di voler continuare la sua attività alla Rai”. Fuortes era stato uno dei nomi più quotati per giorni. Ora tra le partite più urgenti del Maggio c’è quella degli stipendi degli oltre 300 lavoratori. “Il Cdi – spiega ancora la nota – ha invitato il sovrintendente dimissionario Pereira e il direttore amministrativo a esaminare qualunque opzione legittima di pagamento degli stipendi dei lavoratori del teatro che non intacchi il fondo di ricapitalizzazione”.

Aggiornato il 07 marzo 2023 alle ore 11:58