Cospito, settimana decisiva: venerdì la Cassazione

Oggi inizia la settimana decisiva per la vicenda giudiziaria di Alfredo Cospito. L’anarchico è in sciopero della fame da oltre 110 giorni per protestare contro il 41 bis disposto nei suoi confronti per quattro anni. La settimana culminerà venerdì 24 febbraio con l’udienza in Cassazione che dovrà esaminare il ricorso presentato dal suo difensore, l’avvocato Flavio Rossi Albertini, dopo la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Roma che ha respinto il reclamo avanzato per chiedere l’abolizione del “carcere duro”.

Allerta massima anche sul fronte dell’ordine pubblico dopo le minacce recapitate ad alcune aziende: è già stato annunciato per il giorno dell’udienza un sit-in degli anarchici davanti alla sede del Palazzaccio ma non sono escluse, così come avvenuto nelle scorse settimane, altre iniziative a “macchia di leopardo” nei prossimi giorni a sostegno del 55enne, attualmente ricoverato nell’ospedale San Paolo di Milano a causa delle precarie condizioni di salute. Al momento, il quadro clinico è definito “stabile” al punto che si sta valutando il suo rientro nel padiglione del servizio di assistenza intensificata del carcere di Opera. Dal canto suo Cospito, che da qualche giorno è tornato a prendere integratori a base di potassio, ha annunciato al medico nominato dalla difesa che lo ha visitato sabato che, in caso di decisione sfavorevole dei Supremi giudici, è pronto a tornare al digiuno totale. Intanto, alcune maschere a favore di Cospito sfilate al carnevale di Maniago, che attira oltre 15mila persone, sono state fermate da carabinieri e polizia locale e identificate. Così anche alcune persone travestite da galline che trainavano una gabbia con dentro un uomo e la scritta “Esercito al 41 bis. Cospito libero” sono state fatte uscire dal corteo allegorico. L’iniziativa sembra comunque che fosse animata solo da una vena di ironia, tanto che, fino ad alcune ore dopo la sfilata, nessun provvedimento era stato adottato da parte delle forze dell’ordine nei confronti degli ideatori e dei partecipanti ai due carri.

Tornando all’udienza di venerdì, rappresenta uno snodo forse decisivo. Il procuratore generale, Pietro Gaeta, nella requisitoria scritta depositata l’8 febbraio scorso, ha chiesto ai giudici di “annullare con rinvio” per un nuovo esame della Sorveglianza. Dalle motivazioni dell’ordinanza con cui è stato motivato il “no” dai magistrati di Piazzale Clodio, a detta del pg, emerge una “carenza di fattualità in ordine ai momenti di collegamento” con gli anarchici. “La verifica su tale punto essenziale – scrive il pg – non traspare nelle motivazioni del provvedimenti” ma è “necessaria” e non può essere “desumibile interamente ed unicamente né dal ruolo apicale” né dall’essere egli divenuto ‘punto di riferimento’ dell’anarchismo in ragione dei suoi scritti e delle condanne riportate”.

Nel ricorso alla Suprema corte Rossi Albertini, dal canto suo, afferma che “corrisponde a violazione di legge il fatto che il Tribunale di Sorveglianza abbia equiparato l’attività comunicativa di Cospito (che viene dallo stesso inviata quale contributo personale alle assemblee o ai giornali anarchici, e che viene poi a sua volta altrettanto pubblicamente divulgata da questi ultimi attraverso il web, nei notori siti d’area ovvero di controinformazione) ai cosiddetti pizzini, ovvero ai messaggi criptici che vengono veicolati dal detenuto all’esterno, spesso attraverso i parenti, sfruttando a tal fine le occasioni di contatto infra-murario ed esterno tipicamente connesse ad un ordinario regime di detenzione”.

Parallela alla vicenda di Cospito viaggia l’indagine della Procura capitolina che vede indagato, per rivelazione del segreto d’ufficio, il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, dopo l’intervento alla Camera del vicepresidente del Copasir, Giovanni Donzelli, che ha citato dialoghi intercorsi tra l’anarchico ed esponenti di Ndrangheta e Camorra sul 41 bis. In settimana il difensore di Delmastro, che è stato interrogato venerdì a Piazzale Clodio, invierà una memoria difensiva.

Aggiornato il 20 febbraio 2023 alle ore 11:00