Consiglio Ue, Meloni: “Cambio di passo sui migranti”

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, parla dopo il vertice europeo. “Sono molto soddisfatta sul tema dei migranti… si è stabilito un principio, si cambia approccio, che è molto diverso da quello degli ultimi anni. L’approccio messo nero su bianco parte da una frase che mai si era riusciti a mettere”. Cioè “l’immigrazione è un problema Ue e ha bisogno di una risposta dell’Unione europea”.

“Prima di ragionare sui movimenti secondari – continua – dobbiamo lavorare insieme sui movimenti primari, per combattere il traffico di esseri umani e frenare gli ingressi illegali. Noi vogliamo che l’Ue si attivi nel suo lavoro sull’Africa, che ora sta facendo l’Italia: immaginiamo una cooperazione rafforzata con i Paesi di partenza e transito dell’immigrazione per combattere anche i traffici illegali, consentendo alle persone di entrare in modo legale con flussi ben regolati”.

Nelle conclusioni “c’è il rapporto con chi è impegnato nelle attività di salvataggio. Questo tema è nelle conclusioni ed è abbastanza una novità… Sulle ong c’era un tavolo di lavoro che si chiama Gruppo di Contatto sul Search & Rescue che era stato costituito e non ha mai operato. Quel Gruppo è stato ripreso e nelle conclusioni si parla di rilancio di questo organo. Anche questo è un fatto molto importante. Mi sembra che al vertice ci siano stati passi avanti sulla concretezza”.

E ancora: “Una cosa è dire che l’Europa aiuterà l’Italia nel Mediterraneo, un conto è avere un piano della Commissione: il Consiglio stabilisce una cornice, poi che tipo di concretezza fa la differenza. Ora abbiamo chiesto che il piano sulla rotta centrale” del Mediterraneo “va implementato”.

“Chi ha 3mila euro da dare a uno scafista può tentare di arrivare in Europa, chi è ancora più povero e non ce li ha, no. È umano questo? È arrivato il momento di dire che non possono essere i criminali a fare la selezione d’ingresso in Europa, la dobbiamo fare noi: sia per rifugiati che per la migrazione legale. Con i Paesi africani si può lavorare meglio, anche attraverso i nostri consolati”.

Ancora Meloni, che ribadisce come a Volodymyr Zelensky abbia ribadito “la nostra piena disponibilità, ma era importante che al di là degli Stati lo facesse il Consiglio europeo nel suo complesso. Zelensky tiene alla nostra presenza a Kiev e mi ha nuovamente invitato, stiamo vedendo come organizzare”.

“Chi pensa ad una Ue di serie A e serie B, chi pensa che l’Europa debba essere un club in cui c’è chi conta di più e di meno, sbaglia – nota Meloni – secondo me, quando si dice che l’Ue ha una prima classe e una terza classe, vale la pena ricordarsi del Titanic. Se una nave affonda non conta quanto hai pagato il biglietto”. Con il messaggio: “Non è facile per nessuno di noi gestire la questione Ucraina con l’opinione pubblica, quello che noi facciamo lo facciamo perché è giusto, ma forse non è la cosa migliore sul piano del consenso. Quello che era giusto era la foto dei 27 con Zelensky, anticipare la compattezza con una riunione a Parigi era politicamente sbagliato. Il tema non era stare nella fotografia e io non ho condiviso la scelta.

Aggiornato il 10 febbraio 2023 alle ore 17:58