“I tempi della burocrazia non coincidono esattamente con i tempi delle imprese”. Lo afferma Elena Palazzo, candidata al Consiglio regionale del Lazio per Fratelli d’Italia, a sostegno del candidato presidente del centrodestra Francesco Rocca. Elena Palazzo nasce a Formia (Latina), classe 1975. Si appassiona alla politica sin da giovanissima. A 15 anni si iscrive al Fronte della gioventù, e poi ad Azione giovani, il Movimento giovanile di Alleanza nazionale. In ambito politico registra una serie di successi elettorali rappresentando, in più ruoli, il Comune di Itri, per ben 27 anni consecutivi. Viene eletta la prima volta a soli 21 anni, ricoprendo ininterrottamente dal 1996 a oggi, il ruolo di consigliere comunale. È presidente della XVII Comunità montana di Esperia (1998), assessore alle Attività produttive, Politiche giovanili e Trasporto pubblico locale del Comune (2001-2006), presidente del Consiglio comunale (2006-2011), assessore alle Attività produttive (2011-2016), vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Pnrr, Edilizia Scolastica e Tpl del Comune (dal 2021 ad oggi) e, data la temporanea indisponibilità del primo cittadino di Itri, ricopre il ruolo di sindaco facente funzioni da settembre a dicembre del 2022.
Qual è la sua idea di società?
Io, come il mio partito, mi sono sempre battuta per una società del “merito”. Stesso punto di partenza, ma differente (in base alle qualità, alla dedizione e all’impegno) punto di arrivo. Solo così possiamo determinare un mondo scevro dai condizionamenti, dalle sottomissioni, dalle storture che siamo costretti a vivere e a subire ogni giorno.
“Dio, Patria e Famiglia” o “Sviluppo, Imprese e profitto”?
L’una cosa non esclude l’altra. I valori della fede, dell’appartenenza, dell’identità, della famiglia sono il faro della mia stessa esistenza, tuttavia sono convinta che compito importante della politica sia quello di creare le condizioni per un sano sviluppo economico e lo si può fare solo mettendo nelle condizioni di operare al meglio il nostro tessuto produttivo. Ci sono migliaia di piccoli e medi imprenditori, anche sul nostro territorio, che alla classe dirigente chiedono solo di poter fare, atteso che le istituzioni risultano essere troppo – mi passi il termine – troppo “invadenti”. In sostanza, dico che i tempi della burocrazia non coincidono esattamente con i tempi delle imprese, e il mio impegno, a livello regionale, sarà focalizzato proprio su questo!
Il sovranismo può rilanciare il nostro Paese in un rapporto dialettico con l’Europa?
Guardi, non sono esattamente appassionata di “etichette”, a me interessa che venga tutelato l’interesse nazionale, nel massimo rispetto dell’Europa, Ma appunto, rispettare non significa necessariamente sottostare a tutti i diktat, talvolta folli, che ci vengono imposti dagli “eurocrati”. Le faccio un esempio su tutti: la Vexata quaestio dei prodotti alimentari: posto che i nostri prodotti alimentari sono oggettivamente sani e superiori qualitativamente, se passasse l’idea di qualche “illuminato” europeo di rendere tutto artificiale e sintetico, immagina il danno determinato, non solo alla nostra salute, ma al tessuto produttivo del nostro territorio? L’agroalimentare per la provincia di Latina in particolare, ma per tutto il Lazio in generale, rappresenta una voce primaria per la nostra economia e anche su questo, sia a livello nazionale con il nostro Governo che a livello regionale, le assicuro che noi di Fratelli d’Italia terremo la barra dritta.
Come lei stessa ha dichiarato più volte, “il Pnrr rappresenta un’occasione storica per rilanciare il turismo del Lazio”.
Il Lazio ha delle località, sia dal punto di vista artistico che paesaggistico, straordinarie. Al netto di opere di riqualificazione e di recupero di molte strutture storiche, a mio avviso andranno concentrate le attenzioni e le risorse sulle infrastrutture. Per attirare i turisti bisogna metterli nelle condizioni di poter arrivare comodamente e, purtroppo, sotto questo aspetto, siamo molto indietro. Come ho ripetuto spesso in questa campagna elettorale, in provincia di Latina (le nostre coste e il nostro mare sono ammirati in tutto il mondo), siamo ancora con la viabilità immaginata e realizzata dagli antichi romani.
Aggiornato il 10 febbraio 2023 alle ore 15:25