Caso Cospito, Tajani: “Il 41 bis non si può toccare in questo momento”

Antonio Tajani interviene sul caso Cospito, escludendo la possibilità di modificare il “carcere duro”. Secondo il vicepremier e ministro degli Esteri, “il 41 bis non si può toccare in questo momento, perché bisogna ancora sconfiggere mafia e terrorismo”. Tajani ha parlato a margine dell’evento elettorale “Forza Italia, Forza di governo” in corso a Milano. A suo avviso, “è assolutamente indispensabile continuare ad avere il 41 bis, come strumento di garanzia per la sicurezza dello Stato”, ha aggiunto. “C’è un’escalation, un attacco contro lo Stato italiano portato non solo all’interno dei confini nazionali ma da un’internazionale anarchica contro tutte le sedi diplomatiche del nostro Paese. Abbiamo innalzato il livello di sicurezza, ora bisogna lavorare per difendere lo Stato di diritto da chi vuole sconfiggere un sistema democratico dove chi commette un reato, dopo essere stato processato, deve essere condannato per aver commesso dei reati gravi, come è il caso del detenuto Cospito”. “Mi pare assurdo che si indichi il capo dello Stato come uno degli obiettivi che sono responsabili del 41 bis o della detenzione di un anarchico condannato per reati di terrorismo”, ha detto Tajani, parlando dei manifesti affissi dagli anarchici all’Università La Sapienza di Roma, che indicano anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, come uno degli “assassini” di Alfredo Cospito.

Frattanto, l’anarchico in regime di 41 bis potrebbe essere trasferito dal centro clinico del carcere milanese al reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo. La valutazione spetta ai medici di Opera e dal Tribunale di sorveglianza di Milano, presieduto da Giovanna Di Rosa. La possibilità di un ricovero ospedaliero, da quanto si è appreso, è realistica laddove il 55enne, da 108 giorni in sciopero della fame, dovesse proseguire a rifiutare anche gli integratori. La loro prolungata interruzione potrebbe portare a una crisi cardiaca e alla necessità di trattamenti salva vita. Al momento i suoi parametri sono compatibili con la detenzione. Cospito, che da ottobre non tocca cibo per protestare contro il 41bis, da qualche giorno va avanti ad acqua, zucchero e sale e ha fatto pervenire al Dap una dichiarazione nella quale esprime la volontà di non procedere con l’alimentazione forzata, nel caso in cui le sue condizioni peggiorassero a tal punto e fosse incosciente. Al momento è comunque lucido, cammina, si regge in piedi. Nei suoi confronti c’è massima attenzione da parte del personale sanitario del carcere milanese e dei magistrati di sorveglianza Giovanna Di Rosa, presidente della sezione, e Ornella Anedda, preposti a tutelare le condizioni dei detenuti e a garantire i loro diritti, tra cui quello fondamentale della salute. I giudici, infatti, quotidianamente ricevono una relazione sullo stato di salute di Cospito. Prosegue il dibattito sul 41 bis. 

Aggiornato il 04 febbraio 2023 alle ore 14:11