
La classe dirigente del Partito democratico vive il gioco dei riposizionamenti. Forte dei sondaggi che lo premiamo come sicuro vincitore delle Primarie del prossimo 26 febbraio, Stefano Bonaccini incassa anche l’endorsement di Debora Serracchiani. La capogruppo del Pd alla Camera, davanti alle telecamere il Tg1 Mattina, afferma che “per i passaggi dei prossimi mesi serva una guida solida al partito, che conosca la situazione del Paese e sappia anche come intervenire: per questo ho deciso di sostenere la candidatura di Stefano Bonaccini”. Intanto, dopo la scelta di Dario Nardella a capo della mozione congressuale a suo sostegno, del tandem con Pina Picierno e di Brando Benifei come responsabile del programma, il presidente della Regione Emilia-Romagna svela i componenti del Comitato promotore nazionale che lo affiancherà e sosterrà nella sua corsa per le Primarie. L’organismo vedrà partecipi sei uomini e sei donne, provenienti da tutta Italia con un’età media di 42 anni e mezzo, impegnati nell’amministrazione delle città, nelle Regioni e in Parlamento.
Nel dettaglio, ad affiancare Bonaccini nella sua corsa saranno: Matteo Biffoni, sindaco di Prato; Giovanna Bruno, sindaca di Andria; Michele Catanzaro, capogruppo Pd nell’Assemblea regionale siciliana; Nicola Irto, senatore Pd, segretario regionale Pd Calabria; Simona Meloni, capogruppo Pd nell’Assemblea legislativa dell’Umbria; Elena Piastra, sindaca di Settimo Torinese; Giacomo Possamai, capogruppo Pd nel Consiglio regionale del Veneto; Luca Rizzo Nervo, assessore del Comune di Bologna; Rachele Scarpa, deputata del Pd; Anna Scavuzzo, vicesindaca di Milano; Valeria Valente, senatrice del Pd e Tobia Zevi, assessore del Comune di Roma. “Oggi mettiamo in campo una squadra quarantenne, come età media – ha osservato Bonaccini nel corso di una conferenza stampa tenuta al circolo Pd “Orsini” di Bologna – che è fatta di donne e di uomini di grande valore. C’è già, qui, quell’idea di rinnovamento che, se diventerò segretario, praticheremo a tutti i livelli non per allontanare qualcuno, ne abbiamo già allontanati troppi e dobbiamo richiamarne di persone, ma per mettere in campo una nuova classe dirigente. Anche più giovane o molto più giovane del sottoscritto che possa rappresentare la prospettiva di futuro del Partito democratico”. Insieme al Comitato promotore, sono stati formalizzati anche altri due incarichi di persone già in campo dal punto di vista operativo: il senatore lombardo Alessandro Alfieri cui toccherà sovrintendere alla rete organizzativa territoriale sul piano nazionale e il senatore ligure, Lorenzo Basso, referente degli oltre 200 comitati spontanei che si sono già costituiti a sostegno di Bonaccini e che sarà animatore anche di quelli civici nella fase delle Primarie aperte.
Bonaccini, secondo gran parte dei sondaggi viene accreditato di un considerevole vantaggio sugli altri candidati alla segreteria. Secondo la rilevazione di Euromedia Research per la trasmissione del 25 gennaio di Porta a Porta, Bonaccini raggiunge il 54 per cento tra coloro che hanno dichiarato che andranno a votare alle Primarie del 26 febbraio. Il 18,1 per cento si è espresso in favore di Elly Schlein, ad una distanza siderale dal governatore dell’Emilia-Romagna. Lontanissimi Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, che raggiungono complessivamente il 7,8 per cento e il 6,3 per cento. Eppure, Elly Schlein non appare preoccupata. Nel corso della trasmissione L’aria che tira, in onda su La7, la deputata dem ha risposto a una domanda sul sondaggio di Porta a Porta. “Io credo – ha detto Schlein – che vada liberato il potenziale di energie, soprattutto da chi è rimasto schiacciato di più. Penso alle donne e ai giovani, i primi a cui mi sono appellata quando ho deciso di candidarmi. I sondaggi non mi preoccupano, anche perché la settimana scorsa ne avevo visto un altro che ci dava attaccati di misura”.
Aggiornato il 26 gennaio 2023 alle ore 18:18