
Secondo Lorenzo Fontana, “il centrodestra fatica a trovare uomini di apparato da poter spendere nelle posizioni importanti”. Il presidente della Camera, in un’intervista a Quarta Repubblica, su Rete 4, affronta diversi temi: dalla religione al Qatargate, dal Covid al suo ruolo di garante a Montecitorio. Per l’esponente leghista, lo spoils system è “assolutamente legittimo” se “fatto in termini di legge”. Fontana sostiene che da “ministro, trovare persone di centrodestra per avviare la macchina non fu facile. Probabilmente ha inciso anche il fatto che per tanti anni non sia stata al potere. Dopodiché, talvolta nel centrodestra vige il politicamente scorretto e questo a tanti dirigenti non piace”.
Fontana parla anche di Papa Benedetto XVI sottolineando “l’impressionante numero di fedeli che hanno omaggiato la sua salma: mancheranno i suoi approfondimenti”. Poi spiega di non andare solo alla “messa in latino” che, a suo avviso, “ha una sacralità importante” ed “è particolarmente bella”, ma anche a quella “più moderna. L’importante – aggiunge – è che sia fatta bene”. Al giornalista che gli chiede se va in chiesa con la scorta risponde: “Non li obbligo a questo supplizio per loro, se poi vogliono venire perché fa bene alla loro anima, benissimo. Purtroppo questi ragazzi sono costretti a seguirmi in tutto quello che faccio e a me dispiace molto perché non è piacevole”.
Quindi, paragona il suo ruolo di presidente della Camera a quello di un “arbitro: sei super partes e io sto cercando di farlo nel migliore dei modi. Poi mantengo le mie idee” e cerco di “far funzionare la macchina nel miglior modo, anche tentando di riformare laddove possibile. Ci sono delle questioni regolamentari che a mio avviso sono un po’ passate, quando ad esempio si chiede la fiducia alla Camera e bisogna aspettare un giorno intero per poterla votare”. Fontana annuncia convocazioni ad oltranza dell’Aula sul Csm: “Ho già avvertito tutti i gruppi parlamentari che nel momento in cui non si dovesse riuscire ad eleggere i membri il 17 gennaio convocherò tutte le settimane la Camera”. Sul Qatargate non affonda, anzi. Pur definendo lo scandalo “una cosa scioccante” e “preoccupante”, si dice dispiaciuto “che non sia stato permesso a Kaili di vedere la propria bambina. Bisogna essere garantisti”, afferma. In Italia, prosegue, “ho chiesto che si faccia qualcosa per prevenire situazioni del genere”, “regolamenti” contro le “interferenze straniere”. “Se sentivo pressioni all’Europarlamento? Sono rimasto abbastanza sorpreso”, ma “magari da noi non venivano neanche a parlare”, replica riferendosi al suo gruppo parlamentare.
Un passaggio anche su Cina e Brasile. Interpellato sulle lamentele di Pechino per la stretta anti-Covid, Fontana ribatte: “Dobbiamo cercare di prevenire e non ripiombare nella situazione di qualche anno fa”. “Poi se qualche paese non collabora non è una cosa positiva”. Sull’assalto ai palazzi del potere di Brasilia, invece, la condanna è ferma: “È intollerabile, la democrazia si rispetta. Mi sembra che addirittura Bolsonaro abbia preso le distanze”.
Aggiornato il 10 gennaio 2023 alle ore 12:45