
L’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni si appresta a varare le nuove norme sulla sicurezza. In seguito all’esame della bozza messa a punto dal coordinamento tra i tecnici di Palazzo Chigi e quelli del Viminale, il testo potrebbe essere licenziato dal Consiglio dei ministri già da oggi o, al massimo, la prossima settimana. La premier Meloni avrebbe chiesto a tutti i ministri la massima condivisione, al fine di giungere quanto prima all’approvazione delle nuove misure e di fare in modo che il testo rispecchi, il più fedelmente possibile, gli orientamenti della maggioranza, pur senza escludere che alcune delle disposizioni possano incontrare la simpatia di alcune parti dell’opposizione: per esempio, quelle che riguardano la protezione delle donne e dei minori.
Nello specifico, sono quattro i capisaldi del provvedimento in via d’approvazione. Il primo riguarda, per l’appunto, la violenza sulle donne: l’obiettivo è potenziare le attività di prevenzione e, al tempo stesso, inasprire le pene nei confronti di chi, già ammonito o segnalato, non rispetti le sanzioni comminate dall’autorità, come il divieto di soggiorno e di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Previsto anche l’ampliamento delle fattispecie in cui i questori potranno emettere simili provvedimenti: a tal proposito, anche lo stalking verrà incluso. Inoltre, sarà trasferito in carcere chi, sottoposto all’obbligo del braccialetto elettronico, tenterà di manometterlo. Allo stesso tempo, le forze dell’ordine, assieme ai presidi sanitari, dovranno informare la vittima sui centri antiviolenza presenti nel territorio e provvedere al suo tempestivo trasferimento in una di queste strutture, previa presentazione della domanda. Infine, i molestatori, nei casi previsti, saranno tenuti a risarcire le proprie vittime già dopo la prima sentenza di condanna.
Il secondo punto è relativo al fenomeno delle baby gang e, più in generale, del bullismo. Per contrastare il dilagante e sempre più preoccupante fenomeno della criminalità tra i giovanissimi, il Governo ha pensato di ampliare anche ai minori – che però devono comunque aver compiuto quattordici anni – l’applicazione del Daspo. La misura verrà comminata nei casi più gravi e comporterà il divieto di frequentare alcune aree o luoghi, come già avviene coi maggiorenni. Contro il bullismo – che oggi miete vittime anche e soprattutto sul web – viene disposto il divieto di utilizzo del cellulare e di ogni altra apparecchiatura elettronica per chi si renda protagonista di episodi di questo tipo.
Il terzo punto riguarda il taser, la pistola elettrica che le forze dell’ordine già utilizzano come strumento di dissuasione, che farà parte della dotazione degli agenti e che potrà essere utilizzata in tutte le situazioni a rischio, anche nei piccoli Comuni, dove finora l’uso di tale dispositivo non era previsto.
La parte più importante è, però, quella sui migranti e sulle Ong. Anzitutto, viene varato il codice di condotta per le organizzazioni che si occupano di salvataggi in mare, restringendo notevolmente le loro possibilità di intervento. Le Ong non potranno più restare per giorni e giorni in mare. Potranno effettuare un solo salvataggio per volta; dovranno contattare subito le autorità competenti, chiedendo un porto sicuro per l’attracco; dovranno informare immediatamente i naufraghi della possibilità di chiedere asilo, attivando così sin da subito la procedura per il ricollocamento. Saranno vietati anche i trasbordi da una nave all’altra. Il mancato rispetto di queste norme comporterà una multa e il sequestro dell’imbarcazione. Diversamente, coloro che arriveranno in Italia in virtù del “decreto flussi” vedranno semplificate le procedure per il rilascio del nulla osta al lavoro subordinato.
Insomma, si tratta sicuramente di un cambio di passo. La direzione intrapresa è quella giusta. Il timore, tuttavia, è che si dovrà fare molto di più per ristabilire ordine e legalità in un Paese dove il buonismo ha imperato per troppo tempo e dove la sicurezza ha rappresentato un tema tabù. La buona volontà dell’Esecutivo è evidente: bisognerà vedere se basterà questo a fermare molestatori, delinquenti piccoli e grandi, clandestini e scafisti dal volto umano. O se non sarà il caso di pensare a misure più drastiche.
Aggiornato il 29 dicembre 2022 alle ore 10:05