Bce, al di là del ruolo e delle funzioni

La Banca centrale europea, oggi presieduta da Christine Lagarde, in precedenza a capo del Fondo monetario internazionale, esonda i propri poteri e competenze imponendo, con risultati tra il disastroso e il drammatico, le proprie politiche economiche nefaste e, sia detto con grande schiettezza, depauperative e distruttive dei Paesi europei. La Bce è nata con il solo e unico scopo di armonizzare tra loro le banche e i sistemi degli istituti di credito europei, avendo come obiettivo conseguente il mantenimento di un livello di sicurezza bancario europeo. Da qui, questa istituzione europea, che non è assolutamente di natura politica (i suoi burocrati non sono rappresentanti di nessuno), si è nel tempo “allargata” a dismisura appropriandosi di ruoli politici e funzioni politiche che essa non ha.

Dai tempi del trattamento “d’urto” comminato alla Grecia, al contrario, la Bce imperversa dettando legge fingendo di essere un organo politico in Europa e stabilendo, con Mario Draghi alla sua presidenza, la discussa distribuzione dei soldi alle banche – soldi che non sono mai arrivati ai cittadini europei – tramite l’operazione cosiddetta del Quantitative easing. Questa operazione ha viziato il mercato interno europeo, sbilanciandolo a favore dei soli istituti di credito che in tal modo si sono fatti ricchi e più o meno niente è arrivato a noi tutti. Prima con Draghi, adesso con Lagarde, questi mai eletti da nessuno degli europei decidono, montano e smontano, deviano e distruggono a piacimento le economie e i governi dei Paesi membri europei. Ma nei Trattati non c’è scritto quello che fa e sta facendo la Banca centrale europea.

Nei Trattati europei c’è scritto che ciascun Paese membro decide autonomamente la propria politica economica tramite i propri governi e Parlamenti eletti dai propri cittadini. La Bce non ha nessun potere politico, essendo una mera istituzione europea fatta da burocrati, i quali devono solo armonizzare il sistema bancario europeo e le banche dei vari Paesi membri. Armonizzazione che non significa fusione, ma progressivo coordinamento all’interno del libero consesso europeo. Le politiche – economiche e altre – imposte dalla Bce non sono previste nei Trattati né hanno alcuna valenza erga omnes. Il problema della estrema personalizzazione e compiacimento della eventuale megalomania da parte dei direttori o dei presidenti o altro della Banca centrale europea – siano essi Mario Draghi o Christine Lagarde o altri – non è un problema europeo né tantomeno dei cittadini europei. Ove si allarghino e impongano qualsivoglia cosa, è un problema di mancato rispetto o violazione della legge e dei Trattati fondativi europei (i Regolamenti che questa Europa errata sforna a più non posso non hanno valenza di Trattati, non sono legge europea).

Aggiornato il 19 dicembre 2022 alle ore 13:30