Berlusconi, Renzi e il “campo sbagliato”

“Spesso quando ascolto Matteo Renzi mi domando se non abbia scelto la metà campo sbagliata. Le sue analisi sono lucide e brillanti. Peccato che non ne tragga mai le conseguenze”.

Così Silvio Berlusconi in un’intervista a Panorama. Il Cavaliere, tra l’altro, ha aggiunto: “L’avversario che ho stimato di più? Difficile rispondere… Ho sempre avuto rispetto e considerazione per tutti i miei avversari, non ho mai confuso il conflitto politico con l’insulto e la denigrazione personale. Purtroppo, l’atteggiamento dei nostri competitori raramente è stato analogo”.

Il Cavaliere, inoltre, ha notato: “In politica la coalizione che ho creato 28 anni fa è oggi al Governo del Paese: grazie a quella mia intuizione il centro e la destra democratica, insieme, possono offrire un governo agli italiani”. E poi: “Ogni volta che ho potuto fare qualcosa per rendere gli italiani più liberi ho avuto l’intima soddisfazione di aver realizzato una parte di quella rivoluzione liberale di cui l’Italia continua ad avere bisogno”.

Successivamente, parlando dell’alleato più leale, Berlusconi ha raccontato: “Nel passato certamente Umberto Bossi. Superate le divergenze del 1994, con lui è nato un rapporto non solo di lealtà ma di amicizia e affetto personale. Lo stesso che oggi mi lega a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni. Non per questo rinuncio ad affermare le idee di Forza Italia, che sono in parte diverse dalle loro; se così non fosse non saremmo una coalizione ma un partito unico. Però, la lealtà e la solidarietà reciproca sono garanzia di un'azione di governo stabile ed efficace”.

Aggiornato il 14 dicembre 2022 alle ore 16:17