
Giorgia Meloni affronta il primo banco di prova internazionale. La difesa dei “confini esterni” della Unione europea come approccio per affrontare la gestione dei migranti. E la difesa “degli interessi nazionali” come metodo di confronto, per fare sentire la voce “forte” dell’Italia a Bruxelles. Il presidente del Consiglio vuol dimostrare che l’Esecutivo di centrodestra è pronto a collaborare e, allo stesso tempo, ha anche chiare quale siano le priorità oltre alle ricette per affrontarle.
“Mi sembra si sia creata una interlocuzione molto franca, molto positiva. Sono contenta di come sia andata questa giornata nella quale ho portato il punto di vista italiano. C’è la necessità di dare il prima possibile concretezza alla soluzione” sulla crisi dell’energia e “sul tetto del gas”: così Meloni parlando con i cronisti a margine dell'incontro con il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel. Inoltre: “Abbiamo parlato di flussi migratori, della richiesta italiana di un cambio punto di vista. La priorità per noi diventa una priorità che è già prevista nelle normative europee, che è la difesa dei confini esterni. Ho voluto organizzare qui a Bruxelles la prima visita istituzionale del Governo per dare il segnale di una Italia che vuole partecipare, collaborare e difendere l’interesse nazionale dentro alla dimensione Ue insieme agli altri Paesi”.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, twitta:
“Grazie Giorgia Meloni per il forte segnale lanciato con la tua visita alle istituzioni europee nel tuo primo viaggio all’estero. È stata una buona occasione per scambiare opinioni su temi critici che vanno dal sostegno all’Ucraina, all’energia all'Italia, al NextGenEu e alla migrazione”.
Passando al consiglio dei ministri odierno, previsto anche un decreto sulla spending review dei ministeri. All’ordine del giorno, insieme alla Nadef e alla richiesta di autorizzazione sull’aggiustamento di bilancio, anche la relazione sull’evasione. Secondo quanto appreso, almeno 21 miliardi di risorse in deficit, oltre 15 miliardi per difendere le famiglie e imprese dall’emergenza energia, ma anche la revisione del Superbonus e del Reddito di cittadinanza. La manovra economica per il 2023 comincia a prendere forma. E il tema delle bollette resta in vetta alle priorità.
Aggiornato il 04 novembre 2022 alle ore 17:37