
Massimo D’Alema vive una fase di nuova centralità nel mondo della sinistra. Per queste ragioni, dispensa consigli alla malconcia pattuglia progressista. A suo avviso, i dem dovrebbero sbarrare, definitivamente, le porte ai “reprobi” Carlo Calenda e Matteo Renzi e dialogare, esclusivamente, con il leader pentastellato. “Giuseppe Conte – sostiene D’Alema – non aveva tutti i torti a sollevare i problemi che sollevò. Ma anche considerando il passo di far cadere Mario Draghi un errore, non credo che avrebbe dovuto impedire a partiti che avevano governato insieme, e bene, di allearsi”. L’ex segretario dei Ds, in un’intervista a Repubblica, afferma che “il M5s è votato dagli operai e dalle persone in difficoltà economica molto più del Pd. Una parte dei progressisti ha scelto Conte”.
Bisognerebbe, quindi, “ricostruire un dialogo e una prospettiva, se ne discute anche nel Pd. E va creato un rapporto unitario tra le forze politiche. Del resto, il Pd aveva investito molte risorse per fare entrare l’M5s nell’alveo del centrosinistra”. Ribadisce di non essere consigliere del leader M5s: “Non sono il consigliere di nessuno. Mi pare che Conte si consigli molto bene da solo. Mi capita di sentire molti esponenti politici, prevalentemente i miei compagni di Articolo 1, o dirigenti del Pd, ma anche esponenti del centrodestra. Sento anche Conte, e quindi?”. Gli si fa notare che nel Pd in tanti pensano che trami contro di loro: “Sono sospetti – attacca D’Alema – che non meriterebbero neanche un briciolo di attenzione. Se uno in questo Paese dice qualcosa di buonsenso passa subito per complottista”.
Intanto, Renzi, davanti alle telecamere de L’Aria che tira, su La7, “elogia” il presidente della Fondazione Italianieuropei. “D’Alema – chiosa Renzi – è coerente e dice: io scommetto sul rapporto con Conte, così come noi tutti, invece, diciamo che serve una scelta diversa, riformista. Il problema è che il Pd sta nel mezzo e nel mezzo non gliela fa. Chiunque si metta a fare il candidato alla segreteria del Pd deve sciogliere un nodo: Conte o Calenda? Tutti e due non si può. Se non scelgono, finisce che stanno con Giorgia”.
Aggiornato il 03 novembre 2022 alle ore 15:11