
In merito ai fatti avvenuti in questi giorni all’Università La Sapienza di Roma una breve intervista a Damiano Vulpiani, presidente di Azione Universitaria Sapienza, lista che ha organizzato il convegno “Il Capitalismo, il profilo nascosto del sistema” con ospite tra gli altri il giornalista de La Verità Daniele Capezzone. In merito a questo convegno sono nati gli scontri tra i collettivi di sinistra e le forze dell’ordine.
Che clima si respira ultimamente nel vostro ateneo?
Il clima è denso, come non lo si respirava da molti anni. Ci sono arrivati tanti messaggi di studenti e studentesse che hanno ricevuto intimidazioni, minacce e insulti solamente perché nei gruppi whatsapp dei loro corsi esprimevano una opinione discordante con i manifestanti. Abbiamo tantissimi casi documentati che abbiamo pubblicato, in anonimo, nelle nostre stories.
Cosa ne pensate delle richieste che vengono dai collettivi di sinistra in merito alle dimissioni della Rettrice Antonella Polimeni?
Crediamo che le richieste siano insensate, il problema nei confronti della Rettrice nasce dal momento in cui viene pubblicato un post sul suo profilo istituzionale di auguri di buon lavoro al nuovo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Saluti doverosi da parte di una figura istituzionale come la Rettrice.
Pensate sia possibile instaurare un dialogo con quei gruppi che hanno occupato la facoltà di scienze politiche?
Più volte abbiamo cercato il confronto ma non viene mai accettato, la risposta è sempre la medesima “non vogliamo legittimare il vostro pensiero”. Di fatto la stessa mattina dell’occupazione, durante la lezione di un docente di Scienze Politiche io e la moderatrice del convegno siamo intervenuti in aula perché alcune studentesse del collettivo di scienze politiche avevano raccontato i loro fatti con il benestare del docente. Anche in quella occasione le abbiamo invitate al dialogo e a partecipare ai nostri eventi.
In merito alle accuse di aver portato i fascisti dentro l’università cosa rispondete? In che modo è stato trattato il capitalismo durante il convegno?
In Azione Universitaria non ci sono fascisti, abbiamo realizzato un video Reel sul nostro profilo molto semplice ma efficacie proprio per denunciare questo fatto. Non c’è il rischio di una deriva fascista né in Ateneo né al Governo e a dirlo sono anche esponenti di centro come Matteo Renzi.
Vediamo ovunque le richieste di questi ragazzi in merito ad un modo diverso di vivere l’università. Quali sono invece le vostre istanze? È possibile individuare qualcosa che vi trovi d’accordo?
Crediamo che chiedere maggiori spazi studio sia qualcosa che ci accomuna, sono le modalità di richiesta che sono distanti da noi. Noi lo facciamo tramite i nostri rappresentanti eletti e con lettere agli organi competenti mentre loro occupano e imbrattano. Altri punti d’incontro non credo esistano.
Aggiornato il 31 ottobre 2022 alle ore 11:46