
Fratelli d’Italia ha già depositato il testo della Commissione d’inchiesta sul Covid. Il discorso con cui Giorgia Meloni si è presentata alle Camere include la gestione dell’emergenza Coronavirus dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza. Secondo la premier, “qualcosa negli ultimi due anni non ha funzionato e quindi non solo non replicheremo l’approccio adottato dal Conte II e da Draghi, ma faremo chiarezza su quanto avvenuto durante la gestione della crisi pandemica. L’Italia era drammaticamente e colpevolmente impreparata ad affrontare il virus. Il Paese, nonostante le misure restrittive poi messe in atto, è al primo posto in Europa per numero di decessi ogni 100mila abitanti”. In pratica è il via libera alla commissione. Si tratterebbe di una Bicamerale di Camera e Senato. Dal punto di vista tecnico, la commissione dovrebbe durare un anno e mezzo, al massimo. Ne farebbero parte venti senatori e venti deputati, nominati dai rispettivi presidenti, in proporzione ai gruppi parlamentari.
Il primo firmatario del testo depositato è Galeazzo Bignami. “Questo – dice al Giornale il deputato Fdi – era un impegno assunto in campagna elettorale da Giorgia Meloni se qualcuno credeva che avremmo contribuito a mettere la polvere sotto il tappeto si sbagliava. E lo stiamo dimostrando”. Si profilano già intese con la Lega e, soprattutto, con Italia viva. Addirittura, secondo fonti del Giornale, “non è escluso” che la presidenza dell’eventuale commissione “possa andare” proprio al partito fondato da Matteo Renzi. Un indizio? L’ex presidente del Consiglio, proprio ieri, nel suo discorso sulla fiducia al Senato, si è mostrato particolarmente duro con il Pd e quasi “affettuoso” nei confronti della Meloni.
Al momento, Renzi respinge l’accordo. “La Commissione d’inchiesta del Covid – sostiene – dovrebbe essere guidata da uno di Fratelli d’Italia, non da uno nostro. Ho tutto l’interesse ad avere la commissione. Ma se devo essere onesto intellettualmente è più giusto che la guidi chi era all’opposizione”. Il partito di maggioranza relativa vuole indagare sul mancato aggiornamento del piano pandemico. Secondo Fdi si sarebbe registrata “una sottovalutazione del rischio, un’errata comunicazione delle istituzioni e una diffusa impreparazione del sistema sanitario nazionale”. La commissione dovrebbe esaminare la natura e l’attività della task force del ministro della Salute del Conte II e del Governo Draghi. Bisogna spiegare “l’inefficienza nella gestione delle prime settimane e portare alla luce tutte quelle ombre che hanno segnato in maniera tragica il destino dell’intera nazione”.
Aggiornato il 27 ottobre 2022 alle ore 18:06